STOP AL TELERISCALDAMENTO.
L’APPELLO AI SINDACI, GIOVEDÌ
IL PRESIDIO DI RIFIUTI ZERO

coordinamento-lecchese-rifiuti-zeroVALMADRERA – Dopo il secondo “corteo gentile” di ieri pomeriggio che ha visto una sessantina di persone sfilare per le vie di Valmadrera per dire no al teleriscaldamento e per chiedere la chiusura dell’impianto, un’altra iniziativa è prevista per giovedì 11 maggio fuori dai cancelli di Silea. Il Coordinamento lecchese rifiuti zero infatti organizza un presidio proprio in occasione del voto dell’Assemblea di coordinamento intercomunale dei comuni azionisti durante la quale gli amministratori locali saranno chiamati ad esprimersi sullAtto di indirizzo del 30 marzo scorso, su cui gli attivisti hanno espresso delle riserve.

In occasione della convocazione dell’Assemblea di coordinamento intercomunale dei comuni azionisti di Silea, il Coordinamento lecchese rifiuti zero organizza un presidio davanti ai cancelli dell’inceneritore per chiedere ai sindaci di non approvare l’Atto di indirizzo adottato nell’Assemblea del giorno 30 marzo 2017. Un documento che:

– conferma la scelta del teleriscaldamento e dell’incenerimento con il forno al massimo carico termico, ben oltre le nostre necessità rimandando l’adozione di strategie diverse nella gestione dei rifiuti
– costringerà ad importare sempre più rifiuti da fuori Provincia per far funzionare l’inceneritore
– non indica nessuna data certa per la dismissione dei forni e di conseguenza legherà il nostro territorio ancora per decenni a questo impianto di smaltimento 
– conferma gli investimenti per il teleriscaldamento (Lotto A – turbogruppo) senza attendere i risultati dell’indagine epidemiologica in corso, quindi senza avere un quadro completo della situazione sanitaria nell’area esposta alle ricadute degli inquinanti 
– comporta un aumento degli inquinanti emessi dall’inceneritore di Valmadrera, dovuto all’aumento dei rifiuti bruciati (più di 100mila tonnellate nel 2016 per tutto l’anno) oltre a emissioni, aggiuntive, dovute all’installazione delle caldaie di integrazione del teleriscaldamento, emissioni che non saranno compensate dalla sostituzione delle caldaie familiari 
– conferma il Piano economico finanziario 2018/2029 presentato da Silea nel quale sono previsti solo investimenti per il teleriscaldamento e il revamping dei forni (circa 45 milioni di euro complessivi all’interno di Silea a cui si sommano 35 milioni per la rete di distribuzione) 
– non prevede scelte concrete nella direzione del potenziamento della raccolta differenziata (Tariffazione puntuale), nel recupero di materia e nella riduzione dei rifiuti da portare a smaltimento, come prevedono le Direttive Europee.

Come Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero, a nome anche dei cittadini che rappresentiamo, chiediamo:

– di non assumere alcuna decisione relativa agli investimenti per la conversione a livello cogenerativo dell’inceneritore prima dei risultati definitivi dell’indagine epidemiologica in corso e conseguentemente di sospendere l’affidamento dei lavori di realizzazione del Lotto A (prima parte del progetto) in attesa di tali risultati e della eventuale nuova definizione del progetto di teleriscaldamento 
– di promuovere e predisporre l’introduzione della “tariffazione puntuale” in tutta la Provincia entro l’anno 2018, al fine di ridurre progressivamente la produzione di rifiuti residuali da destinare all’incenerimento 
– di programmare la chiusura progressiva dell’inceneritore a partire dal 2024 e modificare il Piano economico finanziario in modo da destinare gli investimenti alla realizzazione della Fabbrica dei materiali, per un nuovo sistema di gestione del ciclo dei rifiuti improntato al riciclo e al riuso come prevede il pacchetto sull’economia circolare approvato dall’Europarlamento il 14 marzo 2017 
– di discutere pubblicamente il progetto, in atto, di conversione degli impianti di Seruso (gestione raccolta differenziata) nell’ottica di quanto indicato ai punti precedenti.

Auspichiamo che i sindaci e le Amministrazioni comunali svolgano il ruolo che loro compete ed indichino linee guida volte alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini mirate al superamento dell’incenerimento, che è distruzione di risorse, a favore della riduzione dei rifiuti, del riutilizzo, del riciclo e del recupero di materia.