LECCO – “Regione Lombardia, appena appresa la notizia delle condizioni dell’istituto tecnico Parini a Lecco, ha avviato un percorso di verifica e consultazione con la Provincia per individuare in tempi celeri una soluzione”. Lo spiega il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia, con deleghe alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione Daniele Nava.
“Con il collega di Giunta, l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia – prosegue il sottosegretario -, abbiamo messo a disposizione gli uffici regionali affinchè venisse verificata la modalità attraverso la quale mettere a disposizione l’immobile ex Politecnico in via Marco D’Oggiono a Lecco, per insediarvi una quota parte di classi dell’istituto”.
In seguito alla richiesta del presidente della Provincia di Lecco del 5 agosto, sono stati organizzati due sopralluoghi per consentire agli uffici tecnici provinciali e alla scuola di visionare l’edificio, per verificare la fattibilità tecnica dell’operazione, e valutare, eventualmente, interventi di manutenzione e adeguamento degli impianti.
Il 18 agosto si è svolto il primo sopralluogo per valutare l’effettiva rispondenza degli spazi alle esigenze logistiche della scuola con l’ingegnere Valsecchi, dirigente responsabile Area Lavori Pubblici e Infrastrutture della Provincia di Lecco e con il preside dell’istituto Parini. Il 23 agosto, quindi, è stato effettuato dagli uffici regionali un secondo sopralluogo finalizzato a raccogliere ulteriori elementi per poter sottoporre una proposta di deliberazione alla Giunta regionale, nella prima seduta utile di settembre, onde garantire la messa a disposizione dell’immobile in comodato d’uso in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico.
In maniera informale, la Provincia ha comunicato agli uffici tecnici regionali l’individuazione di una “diversa soluzione” rispetto a quella prospettata da Regione Lombardia. “Se per diversa – dichiara il sottosegretario Nava – si intende quella di organizzare le lezioni in doppi turni, ossia mattino per talune classi, pomeriggio per altre, come si evince da una comunicato ufficiale del Dirigente scolastico del 25 agosto, questa scelta non tiene sicuramente conto delle esigenze delle famiglia e degli studenti stessi”.
“Personalmente resto basito – commenta l’assessore Garavaglia – dalla scelta della Provincia di non approfittare delle disponibilità di Regione Lombardia che avrebbe risolto il problema per tutto l’anno scolastico senza creare disagi a famiglia e studenti. Speriamo in un ripensamento nel loro interesse”.
“Regione Lombardia – conclude il sottosegretario Nava – si è dimostrata sin da subito disponibile a trovare una soluzione per evitare il disagio e garantire la continuità didattica in tempi rapidi. Vogliamo evitare una scelta frutto di una scarsa programmazione che avrà ricadute negative sul rendimento scolastico degli alunni e sulle loro famiglie”.