Per più di un anno abbiamo segnalato i problemi legati all’accoglienza diffusa. Progetto che abbiamo sempre contestato perchè avviene nel silenzio, senza dare informazioni, nemmeno ai residenti in zone periferiche, lontane dai servizi, con già una forte presenza di immigrati. Da quando siamo stati eletti abbiamo portato all’attenzione del consiglio comunale il tema e abbiamo sempre trovato col Sindaco un punto d’incontro a riguardo. Entrambi, responsabilmente, non abbiamo mai fomentato nessun episodio di intolleranza ma abbiamo sempre e solo criticato il sistema che non funziona e crea problemi sociali in paesi piccoli come il nostro, dimostrando sempre competenza e maturità politica.
Invitiamo i nostri concittadini Garlatesi a non affittare case alle cooperative che si dovessero aggiudicare il bando, a contattare direttamente il Sindaco in caso di richieste di disponibilità e di riservare gli alloggi liberi ai propri compaesani in difficoltà, magari concordando con il Comune il canone di affitto. Un conto è dare ospitalità ad una famiglia siriana che scappa da una terra tormentata da sei anni di lotte intestine, la cittadinanza capirebbe e scatterebbe la solidarietà per persone che scappano da una guerra vera. Un conto è ospitare dei sedicenti profughi, di cui non si sa nulla, spesso nemmeno l’identità. Qui a Garlate di giovanotti grandi e grossi che ciabattano per il paese tutto il giorno nell’ozio più completo non ne vogliamo e faremo di tutto per non farli arrivare.
Abbiamo denunciato più volte cosa c’è dietro al business dell’accoglienza diffusa, chi ci guadagna e ci meraviglia inoltre che siano le Comunità montane a gestire la questione migranti, enti nati per tutelare la montagna e che ora snaturano la loro funzione con iniziative che con la montagna non c’entrano nulla e che si rivelano quindi accondiscendenti carrozzoni della Prefettura. Garlate non si piegherà a questo business.
Gruppo consigliare Alleanza per Garlate
(Daniele Cortenova, Omar Riva, Ingrid Anghileri)