LECCO – “Nei primi sei mesi del 2018 l’interscambio con l’estero del territorio lecchese ha raggiunto la cifra record di 3,8 miliardi di euro: +2,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Il presidente della Camera di Commercio di Lecco Daniele Riva non nasconde la sua soddisfazione per le performance del sistema economico produttivo locale, in continua crescita: “In questo primo semestre le esportazioni provinciali sono state pari a 2,3 miliardi di euro e le importazioni a 1,5 miliardi. Il saldo commerciale, da sempre positivo, è in crescita e supera la quota di 860 milioni di euro: record assoluto per la nostra realtà”.
Il presidente Riva prosegue: “Oltre un terzo sia dell’export che dell’import complessivo ha riguardato la meccanica: una quota di gran lunga superiore al dato regionale e nazionale. Nel metalmeccanico il contributo lecchese all’export regionale rappresenta ben il 3,7% di quello regionale e l’1% di quello italiano; per fare un raffronto, il numero delle imprese lecchesi iscritte al Registro camerale è pari al 2,7% di quelle lombarde e allo 0,4% di quelle nazionali. Dunque, il ‘peso’ della nostra realtà in termini di quote export è ben 2 volte e mezzo superiore alla quota delle imprese lecchesi rispetto al totale del nostro Paese. Con questi dati e valori ci presenteremo all’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli il prossimo 26 settembre, nell’incontro in sede camerale con gli esponenti del sistema economico lecchese in cui avremo modo di meglio rappresentare le qualità e le istanze delle nostre imprese, dopo che lo stesso assessore aveva partecipato alla ‘XVI Giornata dell’Economia’ promossa congiuntamente dalle Camere di Lecco e di Como lo scorso 14 giugno”.
“Il sostegno all’internazionalizzazione delle MPMI è da sempre al centro delle azioni poste in essere dal nostro Ente camerale, anche con il supporto della sua Azienda speciale L@riodesk. Questo impegno non dovrà venir meno con la nascita della Camera di Commercio di Como-Lecco: in terra lariana opera il 7,7% delle imprese lombarde, che producono il 7,2% del valore aggiunto, capaci di esportare oltre l’8,3% del totale regionale (come sappiamo, l’export lombardo è stabilmente oltre un quarto di quello nazionale) e coinvolte nel 13,6% dei contratti di rete regionali. Tutti aspetti che definiscono l’area delle due province, contribuendo a determinarne potenzialità e attrattività. Dunque – conclude il presidente Riva – dovranno essere questi gli elementi costitutivi della nuova Camera, che nasce in una stagione di forti spinte al cambiamento e di riforme istituzionali”.
A fronte del saldo positivo della bilancia commerciale lecchese (pari a +860,3 milioni di Euro, +6,1% rispetto al 1° semestre 2017), anche quello italiano registra un surplus (+19,1 miliardi di Euro, pressoché stabile), mentre resta negativo quello della Lombardia (-4,4 miliardi di Euro, peraltro in peggioramento del 74,7%).
Tutte le province lombarde evidenziano un incremento sia delle importazioni (con le sole eccezioni di Sondrio, -0,7% e Pavia, -1,7%) che nelle esportazioni (tranne Monza, -5,7%). Per queste ultime è Lodi a registrare la variazione più significativa in Lombardia (+11%), seguita da Varese, Cremona e Milano (rispettivamente +10,3%, +9% e +7,3%); la nostra provincia (+4,21%) precede solo Pavia (+4,2%), Mantova (+1,3%) e Monza (-5,7%).
Sempre in ambito regionale, la realtà con la crescita più significativa delle importazioni è Cremona, seguita da Mantova, Brescia e Como (rispettivamente +23,1%, +21,5%, +11,6% e +9,5%); Lecco occupa la quartultima posizione (+3,2%, precedendo Monza, +1,4%, Sondrio, -0,7%, e Pavia, -1,7%).
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