CIVATE – Sull’assenza da scuola per motivi religiosi a Civate interviene il dirigente scolastico provinciale Tiziano Secchi. “In 38 anni di lavoro nel mondo della scuola non ho mai sentito una cosa del genere – afferma il provveditore –. Nell’ambito dell’autonomia scolastica però è il dirigente scolastico che deve valutare queste iniziative e penso proprio che la preside si sia prodigata per trovare un accordo”. Giovanna De Leonardis, la dirigente del comprensivo con sede a Civate, che nella giornata di lunedì è stata impegnata negli scrutini.
“Io sinceramente – prosegue Secchi – avrei cercato di concordare con il parroco un momento in cui non c’è la scuola, così da non far perdere ore ai ragazzi, ma al contempo favorire la partecipazione di coloro che sono interessati al momento religioso”.
Il sindaco del paese, Baldassarre Mauri, non sa chi abbia organizzato l’iniziativa ma è “del parere che ci deve essere la massima libertà di partecipare all’evento, nella massima laicità e nel rispetto di ogni religione: se un genitore ritiene di far partecipare il figlio alla manifestazione ha tutto il sacrosanto diritto”.
F. L.