RAPINA DI CIVATE: IL RAPPORTO CONCLUSIVO DEI CARABINIERI

CIVATE – Nella tarda mattinata di oggi i carabinieri della cCompagnia di Lecco e del Nucleo Investigativo del comando provinciale hanno arrestato in flagranza di reato due persone responsabili pochi minuti prima di una rapina ai danni della filiale della Deutsche Bank.di Civate, via Manzoni.

Gli arrestati, entrambi con precedenti penali specifici per rapina e reati contro il patrimonio, sono
• Floriano Cazzaniga, nato a Desio (Mb) 30 nov 65, ivi residente;
• Antonio Baio, nato a Fragagnano (Ta) 20 set 68, residente a Sesto San Giovanni, “in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari”.

Erano da poco passate le 12.40 quando al centralino del comando provinciale è giunta una chiamata da un cittadino che segnalava all’operatore la presenza di due persone sospette all’interno della banca. Immediatamente è scattato quindi l’allerta alle pattuglie del radiomobile della compagnia di Lecco e della stazione di Valmadrera, nonchè l’attivazione del personale in borghese del nucleo operativo della compagnia di Lecco e del nucleo investigativo provinciale.

Arrivati con numerosi equipaggi rapidamente sul posto, dove nel frattempo è giunto anche personale della Questura, i carabinieri hanno preso contatto con il testimone, verificando che non vi fossero complici all’esterno e chiarendo quindi che nessuno aveva ancora lasciato la filiale dell’istituto di credito. I militari intervenuti hanno proceduto a circondare l’area e isolare gli accessi alla filiale, in attesa di poter intervenire garantendo la massima sicurezza per tutte le persone presenti nell’istituto.

I carabinieri si erano appena posizionati quando hanno notato del movimento dietro la vetrata. Pochi secondi e la porta della banca si è aperta ed i due malviventi hanno imboccato l’uscita. Fulmineo l’intervento dei militari che sono balzati sui rapinatori, bloccandoli e disarmandoli. Uno dei due era armato di uno “spadino” costruito artigianalmente mentre l’altro aveva in mano una pistola, solo successivamente risultata essere una fedele riproduzione della Beretta mod. 92 priva di tappo rosso.

Una volta immobilizzati i rapinatori, i carabinieri hanno quindi fatto ingresso nella banca, ove hanno trovato impiegati e clienti rinchiusi in un ufficio, con le mani legate mediante fascette di plastica.

Dalla sintetica ricostruzione dei fatti emerge quindi che “i rapinatori, raggiunta la filiale, sono entrati travisati con maschere in gomma e, sotto la minaccia dell’arma, si sono fatti consegnare il denaro immediatamente disponibile. Subito dopo, allarmati anche da una telefonata di controllo effettuata dai carabinieri, provvedevano a rinchiudere le persone presenti in un ufficio e uscivano dalla filiale, ove venivano bloccati dai militari giunti nel frattempo”.

L’intera refurtiva, costituita da 2.400 euroin contanti e da banconote di altre divise estere per circa 1.700 euro di valore, è stata subito recuperata e restituita alla proprietà. Poco distante dalla banca i carabinieri hanno rinvenuto anche l’auto usata dai rapinatori per raggiungere l’obiettivo, con la quale sarebbero poi fuggiti: si tratta di una Lancia Musa rubata ieri a Torino.

I due pregiudicati, accusati di rapina aggravata e sequestro di persona, sono stati associati al carcere di Lecco, a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Preteroti.
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