CARTA VETRATA/TAGLI AI COMUNI,
A LECCO COME DEI “PIANGINA
DELLA SPENDING REVIEW”

Ci si scandalizza per il lato della notizia sbagliato. Quello che in quattro anni il Governo ha cancellato al Comune di Lecco il 70% dei trasferimenti su cui l’Amministrazione poteva contare.

Un’occasione ghiotta per la politica per tirare l’acqua al proprio mulino. Sebbene destra, lega e pd siano, a livello nazionale, complici paritari di
queste scelte.

È quindi un attimo vederli apparecchiare scandalo e foglie di fico.

Indignazione riservata tutta solo per questo dato, facile, popolare che parla
alla pancia dei cittadini, degli elettori. Un dato vero ma poco utile. Per
nulla completo. Buono solo per uno strillo di giornale. Infatti non si è spesa
nemmeno una riga per dire quanti sono questi 7,6 milioni, in quattro anni, sul
Bilancio dell’Ente. Meno del 4%.

Ma soprattutto nemmeno una riga per dire quanto il Comune, con solo un poco di
lungimiranza e iniziativa, o semplice ascolto, ha sprecato e poteva
risparmiare, in un solo anno, in mezzo a mannaie di destra e sinistra.
Alcuni cittadini – ci sono anche articoli di giornali a testimoniarlo -,
avevano evidenziato come risparmiare, concretamente, quasi 2 milioni di euro.
In un solo anno. Ben un quarto, 1/4 non monetine, di quanto non trasferito
dallo Stato in quattro anni.

Senza ridurre servizi o qualità per il cittadino.

PIANGINAMensa scolastica, rifiuti, pannelli fotovoltaici, gestione teatro sociale, illuminazione pubblica, bike sharing ect. Solo per rinfrescare la memoria.
Ma è più facile indicare il lupo cattivo sempre ben lontano da noi.
Come dei piangina della “spending review”.

Soprattutto in procinto di una campagna elettorale che deve nascondere limiti e fallimenti di azione e proposta. Sempre che non riteniamo la pulizia di due statue il massimo che poteva fare la politica per cittadini e famiglie.

Non più tardi di due mesi fa, non ha trovato invece altrettanto spazio un

altro dato che merita di essere quindi ripreso oggi. Ed è ricavato dalla piattaforma OpenBilanci, che raccoglie i Bilanci di tutti i Comuni degli ultimi 10 anni. Fonte attendibile almeno quanto Il Sole 24ore.

Alla domanda quanto riescono i Comuni a far fronte autonomamente alle proprie
necessità senza ricorrere ai trasferimenti dello Stato, della Regione e altri
Enti pubblici., fra i 110 capoluoghi, Caserta è davanti a tutti. Ultima in
classifica Trento. Lecco è nella parte bassa della classifica: appena 81ª su
110 città. Un disastro. Sondrio occupa la seconda piazza assoluta, Como la
24ª.

A pagare, comunque la si guardi, restano i cittadini.

La politica locale intera è invece impegnata a far credere che sia solo tutta
colpa della crisi. O dei tagli ai trasferimenti.
Quando è soprattutto colpa della propria incapacità.

carta vetrata firma