FISCO: IN QUATTRO ANNI A LECCO
IL 70% DI FINANZIAMENTI IN MENO

tagli ai bilanciMILANO – In quattro anni il governo ha cancellato al comune di Lecco il 70% dei trasferimenti su cui l’amministrazione poteva contare.

Nel 2010 la prima scure sui denari destinati alle casse comunali fu la manovra Tremonti. Poi fu la volta della “spending review” elaborata dai tecnici del governo Monti. In ultimo è calata la mannaia del decreto Irpef dell’attuale governo Renzi.

Risultato, in quattro anni le casse di palazzo Bovara sono state protagoniste di una sforbiciata del valore di 7,6 milioni di euro.

I dati sono stati elaborati dal Centrostudi Sintesi e sono pubblicati oggi nelle pagine del quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Con Lecco sul podio dei “più vessati” vi sono Lodi e Brescia, rispettivamente con 6,3 mln e 32,2 mln.

All’altro capo della classifica, con tagli di trasferimenti tra il 19 e il 30%, Caserta (4,6 mln), Messina (32,3 mln) e Cosenza (10,6) . Venezia e Milano possono lamentare tagli attorno al 65%: in milioni 63,8 quelli in meno per la serenissima, 317,7 per il capoluogo lombardo. Roma è a metà classifica con il 48% di trasferimenti in meno, sebbene la cifra sia la più alta, ben 667 milioni di euro.

sole24oreGianni Trovati, firma del quotidiano economico, evidenzia come i meccanismi utilizzati per i tagli alla finanza pubblica si siano rivelati fallaci.

“Un metodo sbagliato di distribuzione dei tagli, anche se utilizzato una sola volta, si riflette su tutti i bilanci successivi e, ovviamente, sulle richieste fiscali che i Comuni presentano ai cittadini per provare a recuperare le risorse perse”.

“Di metodi, in questi anni – prosegue l’analista de Il Sole 24 Ore – ne sono stati utilizzati parecchi, ma nessuno è riuscito davvero a individuare i virtuosi da preservare e gli spreconi da punire, come tutti i Governi hanno invariabilmente promesso almeno dal 2008 ad oggi”.