25 APRILE CON STRISCIONI
E POLEMICHE ELETTORALI
(MA NON SOLO) A LECCO

LECCO – C’era stata polemica già l’anno scorso per la “censura” nei confronti di uno striscione di Qui Lecco Libera coperto fisicamente da alcuni rappresentanti della maggioranza al Comune; stavolta a far discutere è stata la scelta di una delle liste in corsa per le elezioni del 31 maggio di partecipare al corteo e alla celebrazione in municipio proprio con l’insegna di “La Sinistra cambia Lecco“.

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Durissima la reazione dell’NCD locale che ha parlato di “Un uso vergognoso del corteo, segno di cultura prevaricatrice”. “La Festa del 25 Aprile è una ricorrenza per tutti i lecchesi, è momento di pacificazione nazionale contro qualsiasi odio fratricida e non può diventare l’occasione per fare campagna elettorale – sottolinea il presidente provinciale del Nuovo Centrodestra Mauro Piazza – Questa mattina abbiamo assistito a una vergognosa strumentalizzazione politica”.

Accanto allo striscione ‘incriminato’ (dietro al quale c’era proprio il candidato sindaco di Sel e Rifondazione Comunista Alberto Anghileri) altre scritte esposte dal Comitato per l’acqua pubblica e da altre forze politiche che hanno individuato il 25 aprile per esprimere il proprio dissenso su temi diversi.

25 aprile striscione qll

 

Il corteo che ha seguito la celebrazione è stato comunque degno di nota. Centinaia di persone sono scese in piazza a commemorare il 25 aprile e quello che questa data rappresenta per l’Italia. Forse è stato il richiamo dell’anniversario – il 70° – a cifra tonda, quel che è certo è che in moltissimi hanno aderito al corteo che è partito dopo la celebrazione della tradizionale messa dalla chiesa della Vittoria, per poi proseguire in piazza Garibaldi, piazza Diaz, fino a raggiungere il monumento ai caduti di Largo Montenero dove sulle note dell’inno nazionale sono state poste dalle autorità delle ghirlande di fiori ed è stata accesa una fiaccola in segno di omaggio e riconoscenza ai nostri concittadini che hanno perso la vita in guerra.

La cerimonia si è poi conclusa a Palazzo Bovara con le dichiarazioni del sindaco Brivio, della consigliera provinciale Anna Mazzoleni, del viceprefetto Gennaro Terrusi e naturalmente del presidente della sezione provinciale dell’Anpi Enrico Avagnina. Tutti gli interventi oltre all’aspetto commemorativo di questa ricorrenza hanno insisto sull’importanza per il nostro presente e il nostro futuro dei valori della democrazia, della libertà, della costituzionalità, che della resistenza sono i frutti.

Tra i partecipanti moltissimi giovani, a dimostrare che l’allontanarsi nel tempo degli eventi storici e dei corrispondenti richiami simbolici non significa necessariamente l’allontanarsi di essi dalla coscienza.

 

SUL LAGO:

Mandello. 25 aprile, Mariani: “La libertà è una vocazione”

25 aprile 2015