BERGAMO – Completata la fusione per incorporazione delle società di autotrasporti controllate sul territorio italiano da Arriva Italia, a sua volta facente riferimento alla tedesca Deutsche Bahn, tra i leader mondiali nei servizi di trasporto passeggeri.
La fusione per incorporazione ha coinvolto le già interamente controllate SAVDA di Aosta, SADEM di Torino, SAB di Bergamo (fusa nel 2017 con la lecchese SAL), SIA di Brescia e KM di Cremona e avrà decorrenza a partire dal 31 dicembre 2020; non rientrano invece nella fusione le società partecipate (Arriva Veneto, Arriva Udine, ASF Como e Trieste Trasporti).
La nuova Arriva Italia darà vita a una società con una flotta di 1350 autobus, 1500 dipendenti e 50,2 milioni di bus/km annui, con un volume d’affari di 150 milioni di euro (al netto delle società partecipate).
Tutti i servizi svolti dalle controllate proseguiranno senza alcuna interruzione. Verrà mantenuto inoltre lo stesso organico lavorativo e verranno garantiti gli stessi servizi sul territorio, senza che la fusione comporti quindi conseguenze su quello che è il normale svolgimento del servizio di TPL in ogni territorio in cui Arriva Italia opera.
La fusione nasce infatti con lo scopo di focalizzare al meglio sforzi e risorse, affinché tutti i territori possano beneficiare più velocemente e in modo omogeneo di tutte le opportunità derivanti dall’appartenere a una grande società.
“Siamo pronti a effettuare importanti investimenti – dichiara Angelo Costa, amministratore delegato Arriva Italia – che hanno al centro una mobilità ecosostenibile e un comfort sempre maggiore per i nostri utenti. Crescere è il nostro obiettivo, sia nei territori dove già operiamo, sia in quelli di possibile interesse. La fusione è solo il primo passo di un progetto che ci vedrà ancora più protagonisti nel settore del trasporto pubblico locale”.