PAGNONA – In pompa magna Pagnona celebra e ricorda i suoi 35 tra internati e deportati nella Seconda Guerra Mondiale. Il borgo della Valvarrone detiene diversi primati per quanto riguarda le tristi sorti dei suoi concittadini durante il conflitto mondiale e, con l’occasione della consegna di 22 medaglie d’Onore, la comunità ha deciso di ‘fare le cose in grande’.
Pagnona può vantare, insieme a pochi altri paesi, il fatto che nessun concittadino arrestato dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 accettò le lusinghe di Repubblichini e tedeschi preferendo il carcere e i lavori forzati all’impugnare le armi dalla parte dei nazifascisti.
Di Pagnona inoltre sono stati il più giovane valsassinese deportato nei lager, Francesco Tagliaferri, preso da 16enne e rimpatriato che ancora non aveva compiuto 18 anni, e il più giovane giustiziato del nostro territorio, un 15enne fucilato all’Alpe Böc. Infine il borgo, che nell’ultimo censimento pre-guerra contava circa 500 abitanti, entra nelle statistiche attuali con il 3,7% di medagliati a livello nazionale.
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