LECCO – Cambia il clima e cambia anche l’ambiente sulle Alpi lombarde. Sebbene il fascino del paesaggio solleciti l’attività escursionistica, per apprezzarne l’incanto bisogna ricordare che il terreno invernale può presentare numerose criticità, richiede un’analisi attenta e una oculata preparazione delle escursioni. Ecco i consigli del Cnsas.
Pioggia, nebbia, neve: l’autunno porta con sé i cambiamenti stagionali caratteristici del periodo e, per chi va in montagna, è importante fare molta attenzione. Il controllo delle previsioni meteorologiche è una buona pratica in ogni momento dell’anno, per questo anche adesso bisogna verificare che cosa dicono i bollettini ufficiali e modificare i comportamenti da tenere quando si va in montagna.
La pioggia rende il terreno scivoloso e quando le precipitazioni sono oltre la norma, i corsi d’acqua possono diventare più difficili da attraversare o diventare un ambiente a rischio. Il terreno bagnato può gelare in superficie, non appena la temperatura cala, e diventare più instabile. In quota è comparsa la neve e per apprezzare l’incanto del paesaggio imbiancato, bisogna ricordare che il manto nevoso può presentare numerose criticità, richiede un’analisi attenta e una preparazione meticolosa delle escursioni.
Per muoversi in sicurezza in un ambiente invernale, bisogna anche avere il giusto equipaggiamento, come abbigliamento tecnico, scarpe adeguate, ramponi. I dispositivi di soccorso Artva, pala e sonda, accertatevi di saperli utilizzare nel modo corretto; sono obbligatori per tutte le attività su neve, dallo sci d’alpinismo alle escursioni a piedi o con le ciaspole, svolte in particolari ambienti innevati e dove potrebbe esserci il rischio di distacchi di valanghe. Diminuiscono le ore di luce a disposizione e quindi è opportuno calcolare bene i tempi, soprattutto quelli del rientro.
Occhio quindi alle previsioni, ai bollettini nivometeorologici; se avete dubbi, chiedete agli esperti. La montagna è meravigliosa: in cambio richiede sempre prudenza e buon senso.