Nel XVII secolo l’Italia fu toccata solo marginalmente dalla guerra dei Trent’anni che imperversava in Europa, ma nel 1630 un’epidemia di peste colpì il Nord della penisola, provocando perdite umane superiori a quelle del conflitto europeo.
L’Italia, allora dominata dagli spagnoli, si era trovata ai margini di un impero in declino, di cui conobbe gli aspetti peggiori: l’emarginazione economica, il fiscalismo esasperato, la rivalsa dei privilegi nobiliari a scapito di uno sviluppo dei nuovi ceti produttivi. La crisi economica che seguì portò all’impoverimento del nord Italia, all’insufficienza della produzione agricola, alla mancanza di scambi economici alternativi.
Scoppiarono carestie; la più terribile nel 1628: la popolazione era stremata dalla fame…
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