VOLLEY, IN SERIE C OLGINATE
SUONA LA NONA. SPREAFICO
“BISOGNA ESSERE CAUTE…”

OLGINATE – Prosegue sin qui immacolato il proprio cammino l’Olginate (serie C) di coach Igor Sersale – adesso è stata suonata anche la nona sinfonia e le ragazze dell’Adda stanno dominando il loro raggruppamento – 5 lunghezze sulla Vedanese quando mancano solo due match al termine del girone d’andata.

Nove successi consecutivi; otto per 3-0 e l’altro 3-2 rimontando dallo 0-2 certificano l’indiscussa superiorità sotto rete della compagine. Sabato intanto, nel contesto della decima giornata, l’Olginate renderà visita alla Pro Patria Milano – sestetto capace di battere la seconda forza del torneo – quindi la soglia dell’attenzione va mantenuta sempre alta, come suggerisce la schiacciatrice 24enne di Galbiate Giulia Spreafico.

“È vero, meglio le cose per noi non potrebbero andare – tuttavia non siamo ancora giunti a metà del cammino e bisogna essere caute. Partendo dalla prossima avversaria, loro la scorsa settimana hanno superato la Vedanese, attuale seconda forza del campionato; questo significa che ogni gara è assolutamente diversa dalle altre – certo consapevolezza nei nostri mezzi, ma massimo rispetto per tutti”.

Altrettanto inconfutabile che nei panni di leader siate ormai proiettati verso la B2 nonostante il traguardo sia molto lontano.
“Voglio essere sincera, all’inizio nello spogliatoio dicevamo a noi stesse di pensare gara dopo gara. Adesso ci sproniamo a vincere ogni match – insomma abbiamo allungato lo sguardo, vogliamo raggiungere qualcosa di importante”.
Grazie ai tuoi punti, considerando che sei la bomber principe della squadra…
“Non solo io. Visto il ruolo ho il compito di monetizzare il lavoro di tutte senza il loro prezioso apporto, questi risultati li potrei vedere solo con il binocolo. Il nostro è un lavoro collettivo di gruppo e ogni singolo componente porta il suo mattoncino alla causa”.

Niente big allora…
“Esattamente, siamo un roster collaudato in cui sono state inserite due pedine importanti come le centrali Valentina Corti dal Barzago di serie B2 e Camilla Sala vincitrice della serie C a Busnago, loro il libero Zoia ma ribadisco, l’intera rosa è assolutamente competitiva. Un vero gruppo, credetemi, di amiche che si è integrato alla perfezione insieme allo staff – coach Sersale in testa”.

Mettiamola così; un roster baby alla conquista di un Everest chiamato B2?
“Direi di si, visto che abbiamo una media età intorno ai 20/21 anni nella speranza che la scalata sia portata vittoriosamente a termine”.

Chi è Giulia, sportivamente parlando?
“Se intendi come carriera, dico che sono partita dal mini volley a Galbiate il mio paese di residenza. A 13 anni ecco il trasferimento a Olginate – le due stagioni a Orsenigo, poi Cabiate dove siamo salite in B2 e l’anno successivo abbiamo sfiorato l’ingresso ai playoff. A seguire la stagione alla Picco Lecco in cui vincemmo il campionato salendo in B1 e il rientro a Olginate con il secondo posto della scorsa stagione”.

Davvero tanta roba.
“Esatto, di più non potevo volere: una carriera per certi versi strepitosa”.

Cosa è mancato o cosa manca per uno sogno chiamato A2?
“Per arrivare a certi livelli devi essere davvero tosto, inquadrato. Bisogna saper gestire la testa. Prendete la mia stagione nel 2017/18 a Lecco; ho fatto benino, ma ero quasi intimidita dai grandi nomi presenti in squadra – ho trascorso un anno difficile a livello personale ma ora direi che mi sono ripresa alla grande”.

Sappiamo che stai anche allenando.
“Sì, le bimbe di 10 e 12 anni, ma è presto per definirlo impiego. Sicuramente in futuro resterò nel mondo della pallavolo questo è garantito. Il mio punto di riferimento oltre, ai miei genitori, la ginnasta Vanessa Ferrari un vero mito la porto d’esempio anche alle mie ragazzine. In definitiva sono contenta, mi sono trovata bene ovunque sono andata, ho avuto la fortuna di essere allenata da due tecnici importanti e competenti come il coach della Picco Gianfranco Milano e Carnelli della Yamamay. Più di così…”.

Alessandro Montanelli