CALCIO LECCO, RATTI:
“BISOGNA AIUTARE I GIOVANI,
NON CONTESTARLI”

lele rattiLECCO – Per definire la situazione attuale di Lele Ratti si potrebbe dire che è un allenatore a tempo indeterminato. Non perché rimarrà sulla panchina del Lecco per sempre, ma perché non si sa quanto tempo ci starà. Situazione che accomuna praticamente tutti i tecnici, ma vale ancora di più Ratti, chiamato a sostituire il dimissionario Giuseppe Butti. E così lo storico preparatore atletico, in estate promosso a responsabile dell’area tecnica, ora dovrà fare anche l’allenatore. Se per poche partite o per il resto della stagione ancora non si sa. Rimane tutto incerto, un po’ come il futuro del Lecco.

“Stiamo aspettando che si sblocchino alcune situazioni – afferma il neo-tecnico – prima di tutto quella societaria. Ci sono trattative avviate per la vendita del club, ma queste cose vanno per le lunghe”. Trattative che protraggono da almeno due anni, ma non hanno portato ancora a nulla. Sempre più uomo solo al comando, Ratti ora ha il compito di tenere insieme la squadra in vista dell’impegno di domenica, in casa del Caravaggio.

“I ragazzi restano molto legati a Butti – prosegue -, purtroppo queste sono cose che succedono nel mondo del calcio, ma non sono sempre positive per la squadra”. Come non è positiva la troppa pressione che subiscono i giocatori. “Serve obiettività – spiega Ratti -, perché è vero che il Lecco ha ancora fascino, soprattutto in serie D, ma questo vale esclusivamente per i giovani. I più esperti vogliono garanzie e soldi e qui, in questo momento, non possiamo darle. Ma i giovani devono essere aiutati per crescere, non devono subire troppe pressioni. I nostri sono dotati e se giocassero in un’altra realtà probabilmente potrebbero esprimersi molto meglio. Purtroppo ora il Lecco non può pensare diversamente”.