MILANO – Provano, in forma bipartisan, a reintrodurre Tfr e pensione ai consiglieri regionali, ma restano con un palmo di naso. Specie perché “bacchettati” dai loro vertici. In particolare il prode Zamperini da Lecco, firmatario per Fratelli d’Italia di un emendamento che cercava di portare un bel bonus da 30mila euro a cranio a fine mandato a quelli come lui (i consiglieri della Regione Lombardia, appunto).
Un regalino destinato a chi non venisse riconfermato alle urne.
Ma a un pelo dal voto in commissione Bilancio ecco la svolta e il relativo dietrofront: nientemeno che Giorgia Meloni, live dal G7 a Washington, blocca il blitz lombardo. Gira voce infatti che le pressioni su Zampe siano arrivate via Roma proprio dalla n. 1 del partito (e del Governo), mica cotica. Già anche altri firmatari – esponenti di tutte le forze politiche in Regione, 5 Stelle esclusi – ci stavano ripensando. E così il famigerato emendamento alla fine è saltato.
Insomma, da poco approdato sulla poltrona a Milano, l’unico di Fdi a firmare per avere vitalizio e buona uscita a fine legislatura in caso di trombatura si è visto bloccare il risveglio della casta nientemeno che da Giorgia. “In diretta” da Washington…
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