LECCO – Praticamente esaurita la sala conferenze di API Lecco, sede dell’evento introdotto dal presidente del WWF lecchese Lello Bonelli: ”Credo sia doveroso ringraziare chi ha reso possibile l’organizzazione di questa bellissima serata: a partire da Cai Lecco e Parco della Grigna Settentrionale, che per la prima volta collaborano a una nostra iniziativa, Parco del Monte Barro con cui andiamo sempre più a consolidare un pluriennale rapporto di partnership, Provincia di Lecco, ente patrocinante, e lo sponsor della serata, prezioso per il suo contributo.
Vorrei ringraziare uno per uno tutti gli attivisti WWF Lecco per l’impegno determinante per tutte le nostre attività sul territorio. E soprattutto grazie a tutte le persone, davvero tante, che con la loro presenza a questo evento testimoniano una sensibilità e un’attenzione che ci gratifica e ci rafforza nel nostro impegno per la conservazione dell’ambiente.”.
Paola Brambilla, delegato WWF Lombardia, ha poi illustrato l’impegno del WWF che a cinquant’anni anni dalla sua nascita in Italia continua ad essere in prima linea per la tutela del lupo, una specie che è già stata negli anni ’70 sull’orlo dell’estinzione con appena 100 esemplari in tutta Italia. “Grazie alla battaglia intrapresa dal WWF con l’operazione San Francesco – spiega la Brambilla – oggi in Italia vive una popolazione minima stimata di 1200/1500 lupi, comprendendo sia popolazione appenninica che alpina. La specie è oggi quindi in evidente ripresa, ma non può essere ritenuta fuori pericolo nel territorio nazionale a causa della persistenza di minacce quali l’ibridazione con il cane, il bracconaggio e le collisioni con veicoli. A tutti questi pericoli si aggiunge la bozza del ”Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia”, che nella sua ultima versione, prevede deroghe al divieto di rimozione di lupi dall’ambiente naturale, con la possibilità di autorizzare l’abbattimento legale del 5% della popolazione del lupo stimata oggi in Italia. Se il piano sarà approvato, nella versione attuale 60 lupi potranno essere abbattuti ogni anno legalmente nel nostro paese, in un contesto in cui già centinaia di lupi vengono brutalmente uccisi dal bracconaggio con il fucile, bocconi avvelenati o lacci di filo metallico.”
Il tema centrale è stata la presentazione del romanzo “La luna è dei lupi“, a cura dell’autore Giuseppe Festa, già conosciuto e apprezzato nel nostro paese per aver scritto altri due notevoli libri dal titolo ”Il passaggio dell’orso” e ”L’ombra del gattopardo”.
Prima di scrivere questo romanzo, l’autore ha seguito a lungo le tracce dei lupi. Accompagnato da ricercatori esperti, ha vissuto momenti indimenticabili. “Alla fine del viaggio, ho sentito il bisogno di percorrere quegli stessi sentieri con gli occhi dei lupi. Ho lasciato che fossero loro a parlare, di se stessi e del mondo degli uomini. E così è nato il libro”.
Alternando brani del libro, immagini, testimonianze e video inediti, Giuseppe Festa ha tracciato un’emozionante percorso che ha coinvolto i presenti in sala, sfatando ingiustificabili paure, credenze e falsi miti e permettendo di scoprire aspetti affascinanti della vita quotidiana dei lupi.
“L’impegno del WWF continuerà – ha assicurato Bonelli in chiusura della serata – lo scorso maggio quasi 190mila firme sono state consegnate al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per dire NO al piano di abbattimenti del lupo. Noi del WWF vogliamo che l’Italia rimanga un Paese per lupi. Che il lupo sia cattivo è favola alla quale non credono più nemmeno i bambini. Insieme dobbiamo costruirgli un futuro diverso nel quale poter trasmettere l’emozione di vederlo correre nei prati anche alle generazioni che verranno”.