LECCO – A 23 anni dalla confisca del ristorante appartenente al clan ‘ndranghetista dei Trovato e con due anni di ritardo sul frettoloso annuncio dell’apertura della “pizzeria della legalità” oggi i cittadini di Lecco hanno potuto visitare in anteprima le sale di “Fiore”, ciò che con molta fatica e altrettanta pazienza starebbe nascendo sui ruderi di Wall Street, il nome con cui si chiamava ed ancora è nota la pizzeria di Franco Coco Trovato.
Una storia lunga, controversa e ancora non del tutto giunta a una conclusione o ripartenza, sulla quale è il caso di continuare a riflettere.
Il primo aprile apre l’attesissima pizzeria della legalità. Il sindaco Brivio: “Ci siete cascati!”
La politica scalpita alla pizzeria che fu della ‘ndrangheta. Ci avranno dimenticato qualcosa.
La politica festeggia la riapertura dei locali della mala. Nostalgici.
La pizzOria.
Finalmente riapre Wall Street. Duccio Facchini recluta celiaci.
Wall Street, ora si può mangiare una pizza prima di andare al cinema. A Lissone.
Da quartier generale della mafia a pizzeria. Presto un’esposizione di mandolini.
A Maroni la prima pizza sfornata alla nuova Wall Street. Gli stinchi erano finiti.
23 anni per restituire alla città i locali della criminalità. Non tutte le pratiche sono velocizzabili.
Wall Street monumento della legalità. Corrado Valsecchi pronto coi restauri.
Nella città di Formigoni riabilitati i locali della ‘ndrangheta. Che non esiste.
La politica festeggia la pizzeria. Quando c’è da mangiare…
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