LECCO – H.T. quarantenne marocchino, è accusato di avere abusato della figliastra di appena nove anni. I fatti sarebbero avvenuti in Valsassina e, più della testimonianza della madre naturale della bimba – connazionale dell’accusato, che ha sposato in seconde nozze cinque anni fa – a rendere difficile la sua posizione sono state le deposizioni di due medici che visitarono la bimba nei giorni successivi alla presunta violenza (tra ottobre e novembre dello scorso anno).
“La bambina presentava lesioni nelle parti intime – ha detto in aula il ginecologo Mario Villa – una microabrasione e una piccola escoriazione, segni di un danno meccanico ma non posso dire provocato da cosa. Ho comunque rilevato tracce di digitopressione, un classico sintomo di abusi”.
Secondo la dottoressa Marina Zabarella, neuropischiatra infantile al “Manzoni” che ha raccolto le confidenze ricevute dalla bambina, quest’ultima “ha raccontato tutto, nei minimi dettagli”. Particolari elencati con precisione dalla specialista.
La madre, dipendente di una casa di riposo della zona e mamma di altri due bimbi, avuti invece dall’imputato, ha ricostruito la situazione familiare. “Mi dava una mano con i bambini durante il giorno. Era un padre normale e non ho mai avuto nulla da dire”.
> IL PRIMO ARTICOLO SULLA VICENDA (da Valsassinanews, novembre 2012)