VIDEOSORVEGLIANZA A LECCO:
40 NUOVI APPARECCHI
CHE LEGGONO LE TARGHE

vertice prefetturaLECCO – I pirati della strada e ladri d’auto hanno le ore contate a Lecco. Grazie a un sistema di 40 telecamere, infatti, prossimamente tutti coloro che entreranno in città con un’automobile rubata, o che commetteranno qualche reato per poi scappare, saranno rintracciati grazie a un sistema nuovo in grado di riconoscere le targhe. “Sono ancora in fase di prova ed entro fine mese saranno attivate – spiega il vice-prefetto Gennaro Terrusi -, così tutta l’area della capoluogo, oltre alla porzione di superstrada 36 nel tunnel del Monte Barro, sarà visionata e i filmati saranno disponibili per le indagini anche in futuro, non verranno mai cancellati”.

Si tratta di 19 postazioni, per un totale di 31 telecamere, che sorveglieranno le automobili che entrano ed escono dalla città. Le nove telecamere già presenti che sorvegliano le Ztl saranno aggiunte al circuito. “Tutti gli apparecchi saranno collegati con un centro di sicurezza a livello nazionale, ma anche con le centrali provinciali delle forze dell’ordine, così chiunque stia seguendo indagini, sia a Lecco sia nel resto dell’Italia, può verificare se targhe sospette sono transitate a Lecco – spiega il comandante della polizia locale Franco Morizio -. In ogni postazione ci sarà una telecamera di contesto e una di dettaglio, per catturare sia la scena generale, sia qualsiasi segno particolare del veicolo. Possono recuperare la targa di ogni mezzo anche di notte. Poi, un domani, questa tecnologia potrà essere utilizzata per veicoli non revisionati e assicurazioni non pagate”. Nell’ultimo periodo il comando di via Sassi ha catturato otto pirati su 11, grazie alle telecamere già esistenti. Ora promettono di migliorare ancora di più.

Il costo complessivo della videosorveglianza è di 220mila euro, pagati da Palazzo Bovara. “Voglio ringraziare la prefettura e le forze dell’ordine che hanno supportato questo progetto – afferma l’assessore alla Sicurezza Armando Volontè -. Speriamo che questo possa essere un deterrente e che i malviventi commettano i propri crimini da altre parti, non più a Lecco”.

Ecco l’area sorvegliata:

area videosorvegliata