VIALE TURATI, OLTRE 15O PERSONE
PER IL PRANZO NATALIZIO

pranzo di quartiereLECCO – Oltre 150 persone hanno partecipato al pranzo di quartiere di scena domenica 14 dicembre all’oratorio San Francesco in Piazza Capuccini, promosso dalla parrocchia S. Francesco, dall’Auser, dalla Caritas e dall’associazione Qualcosa in più.

“E’ il decimo anno che lo organizziamo – ha spiegato Mario Sesana, titolare del Bar Mojito e de Il Baraiolo di Pescarenico –, è diventata una tradizione per noi, quest’anno abbiamo i volontari della Caritas che hanno aderito all’iniziativa con il loro progetto ABC (Abitare Bene la Comunità). Noi dell’associazione Qualcosa in più abbiamo pensato a questo pranzo con l’obiettivo di creare un momento di incontro tra le persone anziane: uno a Pasqua, uno prima delle vacanze estive, uno a novembre e l’altro a Natale. Abbiamo coinvolto anche i volontari della Caritas, perché più siamo più possibilità abbiamo di poter organizzare al meglio l’evento”.

pranzo di quartiereOltre al ricco pranzo (Risotto trevisana e taleggio, pizzoccheri alla valtellinese, lavello burro e salvia con verdure, guanciale di maiale con polenta e pandoro farcito con cioccolato e vaniglia) preparato dagli chef de Il Barcaiolo, per i commensali ci sono state diverse sorprese: l’arrivo degli zampognari, il gruppo Pastori di Maggianico, accompagnati dai pastorelli che hanno allietato i presenti con le canzoni natalizie. Una volta terminata l’esibizione, come nelle migliori tradizioni natalizie, non poteva mancare la tombolata. “Si tratta di un momento conviviale che è possibile realizzare soprattutto grazie all’aiuto dei volontari delle associazioni – ha aggiunto Sesana – oggi ce ne erano 25”.

Soddisfatta del buon esito dell’iniziativa anche Giovanna Fazzini dell’associazione Volontari della Caritas di Lecco:”Questo pranzo si inserisce nell’ambito della serie di eventi all’interno di ABC, il progetto di coesione sociale che da tempo abbiamo promosso. Cerchiamo di coinvolgere le varie realtà del quartiere, non sempre sono state in sintonia. Insieme cerchiamo di sostenere le persone più vulnerabili, soprattutto gli anziani: da una ricerca è emerso che circa 1.300 ultressessantenni vivono in zona e anche se sono autosufficienti e autonomi, spesso sono soli. Il pranzo di oggi dimostra come con poco possiamo fare molto, permettere a queste persone di incontrare i loro vicini di casa, fare amicizia e stare in allegria”.

Gli organizzatori hanno voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del pranzo di quartiere.

Elena Pescucci