MILANO – E’ stato approvato oggi dal Consiglio regionale della Lombardia il Piano cave della Provincia di Lecco la cui istruttoria era stata avviata sotto l’amministrazione guidata da Daniele Nava e, in particolare, dall’assessore Carlo Signorelli.
“Un piano senza aumenti volumetrici di escavazione, pragmatico e non retorico. Un piano che ha saputo ascoltare con diligenza e discernimento il territorio”, questo il primo commento del consigliere regionale Mauro Piazza al termine dei lavori dell’aula.
“L’iter del Piano in Regione Lombardia è stato veloce proprio grazie alla qualità del lavoro svolto: non ha comportato modifiche volumetriche né l’inserimento o l’espunzione di ambiti o giacimenti rispetto a quanto proposto dalla Provincia di Lecco – ribadisce Piazza –. Il documento costituisce una sintesi tra le istanze ambientali (una su tutte quella del monte Cornizzolo che porta con sé l’aspetto storico e culturale di San Pietro al Monte) e le esigenze occupazionali e del settore edile”.
Il documento approvato individua i seguenti quantitativi di materiale: 550.000 mc di sabbia e ghiaia (una cava di recupero), 905.000 mc di pietrisco (ripartiti su quattro ambiti estrattivi) e 12.700.000 mc di rocce per usi industriali ripartiti su tre ambiti estrattivi.
La relazione della VI commissione “Ambiente e protezione civile” di Regione Lombardia ha evidenziato come “il quantitativo di inerti pianificato è al di sotto del fabbisogno provinciale che si attesta a 9 milioni di mc”. Per soddisfarlo, oltre all’attivazione della cava di recupero, verrà fatto ricorso a inerti riciclati e all’importazione di materiale dalle altre province.