UN AIUTO AI SENZATETTO
PER LE FREDDE NOTTI INVERNALI,
LUNEDI’ APRE IL RIFUGIO CARITAS

RIFUGIO NOTTURNO CARITASLECCO – Anche per questo inverno i senzatetto potranno contare sul rifugio notturno di Caritas. Lunedì 18 novembre, nell’ex sede del “Resegone” di via San Nicolò, saranno messi a disposizione una trentina circa di posti letto destinati ai senza fissa dimora e dalle 20 alle 8 del mattino seguente tre volontari, sotto la guida di Dario Torri, provvederanno all’accoglienza degli utenti e alla sorveglianza notturna.

“La nostra non è più solo una risposta a un’ermergenza, ma abbiamo costruito un progetto che offre una possibilità di esperienza di vita comune e mira a un reinserimento sociale – spiega don Ettore Dubini, responsabile Caritas decanale -, gli utenti potranno usufruire anche degli altri servizi Caritas come la mensa, le docce, il guardaroba e il centro d’ascolto, ma non miriamo a dare solo assistenza, vogliamo costruire per loro un progetto personale, aiutarli a recuperare un sentimento di dignità umana, a sviluppare le loro abilità personali per reinserirsi nel territorio e nelle famiglie, inoltre cerchiamo di mobilitare e sensibilizzare tutta la comunità cristiana”.

Lo scorso anno circa 80 persone sono ricorse al rifugio notturno, alcuni per tutta la durata del servizio e altri solo occasionalmente. Il 40% degli utenti era rappresentato da italiani, il 25% dei quali si era ritrovato nella condizione di senzatetto per colpa delle ludopatie, più di 80 invece i volontari che hanno messo a disposizione il loro tempo per la riuscita del progetto e anche per quest’anno la solidarietà dei lecchesi non è da meno, sono in molti infatti che stanno frequentando il corso di formazione organizzato da Caritas. Un successo sia livello umano che pratico dato che per circa una decina di utenti dello scorso inverno, il rifigio notturno è stato il punto di partenza per ricostruire la propria vita, ad esempio una donna è riuscita a trovare lavoro come badante grazie ad alcuni volontari che l’hanno inserita in un progetto Caritas di Erba e altri quattro utenti hanno trovato ospitalità nella baita di un volontario, in cambio l’hanno ristrutturata e sono riusciti a inserirsi nel mondo del lavoro.

Il rifugio notturno è anche un buon esempio di collaborazione tra pubblico e privato, i risultati raggiunti, infatti, sono stati possibili anche grazie al supporto dei servizi sociali del comune di Lecco. “In questo marasma per fortuna ci sono anche progetti che funzionano – commenta Ivano Donato, assessore alle politiche sociali e di sostegno alla famiglia – è una grossa soddisfazione per noi constatare che per il quarto anno consecutivo questa iniziativa riesca a vedere la luce e che risulti ancor più migliorata ed efficace, questa è la vera sussidiarietà partecipativa”.

Il rifugio notturno sarà operativo fino a fine marzo e nei cantieri di Caritas c’è già il progetto per la realizzazione di una “Casa della carità” che potrà rendere perenne l’iniziativa.

S. R.