MUSOLINO MINACCIA DI BRUCIARSI DAVANTI AL TRIBUNALE: “LASCIATE
LAVORARE I MIEI FIGLI”. SALVATO

GESTO DISPERATO TRIBUNALE BLOCCATO - 1pLECCO – Vincenzo Musolino, imprenditore edile cognato di Franco Coco Trovato, ha minacciato di darsi fuoco con un accendino, dopo avere imbevuto i vestiti di una sostanza infiammabile.

L’emergenza al Tribunale di Lecco, in Corso Promessi Sposi davanti al quale l’anziano si era incatenato, con una tanica di benzina in mano.

Musolino urlava: “Se io sono un mafioso, sparatemi, i miei figli devono lavorare, lasciateli lavorare”. Incatenato a un lampione, aveva un cartello sul petto con una citazione di Giovanni Falcone: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola“.

“Lasciate in pace mio figlio che adesso è sempre sui giornali” ha detto ancora quest’uomo, evidentemente disperato.

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Sul posto le forze dell’ordine che hanno cercato di dissuaderlo dai suoi propositi, un’ambulanza e un’automedica pronte per eventuali interventi di soccorso.

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Pochi minuti prima dell’una l’uomo “è stato salvato”. Alcuni uomini delle forze dell’ordine con sangue freddo si sono pian piano avvicinati e a un segnale convenuto lo hanno tutti insime atterrato, subito i vigili del fuoco lo hanno irrorato d’acqua. Poi è stato fatto salire su un mezzo e portato in Questura.

E’ spettato infine ai Vigili del Fuoco pulire la strada dalla benzina.

GESTO DISPERATO TRIBUNALE BLOCCATO

Vincenzo Musolino era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Wall Street”, ha scontato la sua pena anche al 41 bis; il nome della sua famiglia è ricomparso recentemente per una intercettazione telefonica dello scandalo “Metastasi”.

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MUSOLINO INTERVISTATO POCHI GIORNI FA