LECCO – La situazione altalenante della ripresa economica è stata confermata dai dati sulla cassa integrazione del mese di luglio nelle province di Como e Lecco, presentati da UIL.
Si conferma l’esplosione della richiesta delle ore di cassa integrazione in deroga nei primi 7 mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015, con un aumento del 15,2% nel lecchese, in particolare il settore maggiormente in difficoltà è quello dell’artigianato, che in questo inizio anno ha visto incrementare la richiesta della cassa integrazione a Lecco rispetto ai primi 7 mesi dell’anno 2015, del + 27,1 % e in tutto il Paese del + 6,8 %.
Ed ancora una volta si evidenzia la difficoltà delle piccole aziende ad uscire dalla crisi, mentre è frenata la richiesta della cassa integrazione straordinaria nei primi 7 mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso nelle province di Como e Lecco: questo evidenzia che il processo di riorganizzazione delle imprese si sta stabilizzando, quasi 9 anni di crisi economica ha determinato una selezione delle aziende: a Como – 8,5 % e Lecco stanzia a – 56,0 %.
Anche se resta alto l’utilizzo di ore di cassa integrazione straordinaria nei primi 7 mesi del 2016, a Lecco 1.563.657 ore su una media italiana di 263.952.647 ore; i lavoratori in cassa integrazione nei primi 7 mesi del 2016 sono stati 2.559 a Lecco e 4654 a Como.
Le richieste di cassa integrazione nei primi 7 mesi di quest’anno dimostrano che la ripresa economica nei nostri territori è debole, non in grado di dare una reale svolta alla crescita economica. Tutto ciò conferma che il paese ha bisogno di una politica economica espansiva ed aggressiva di sviluppo e di sostegno alla domanda interna, che può e deve trovare soluzione nella legge di stabilità 2017, attraverso un sostanziale taglio delle tasse che gravano sui lavoratori e pensionati, nel rinnovo dei contratti pubblici ed investimenti di opere infrastrutturali pubbliche per rilanciare i cantieri.
Si tratterà di interventi che dovranno riguardare la messa in sicurezza delle scuole, la salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico, la manutenzione delle strade ormai ridotte a colabrodo. Fa bene il Governo a chiedere più flessibilità nello sforamento del deficit di bilancio all’UE per avere maggiori risorse economiche, ma altrettanta attenzione deve porre nella lotta alla evasione fiscale stimata oltre i 120 miliardi, troppo pochi i 15 miliardi recuperanti nel 2015.
Leggi qui il settimo Rapporto UIL sulla cassa integrazione(Luglio 2016) Como e Lecco