LECCO – Grande successo per la prima delle serate di approfondimento, organizzate nel contesto di Immagimondo, dedicate all’Iran sciita.
Tema dell’incontro di venerdì sera in cui è intervenuta Anna Vanzan, iranista e islamologa, è stato quello della “Dottrina, rituali e miti” di questo affascinante Paese.
Il punto di partenza una circostanza del tutto attuale e contemporanea: la nascita del Califfato di Siria e Iraq che ha prodotto, tra gli altri disastri, l’acuirsi del conflitto lungo le linea dello scisma tra sunniti e sciiti. In questa faida è coinvolto l’Iran, la più grande realtà statale-nazionale sciita, che ha abbracciato questa corrente di pensiero agli inizi del XVI secolo.
Dopo un breve inquadramento storico-teologico dello sciismo, la professoressa ha spiegato l’importanza che riti e immaginario sciita hanno giocato e giocano nella storia dell’Iran, illustrando nel dettaglio come le caretteristiche di questo ramo della religione islamica siano interagite con quelle della cultura iraniana dopo la colonizzazione.
Ha fatto seguito un bel dibattito, che ha coinvolto il pubblico, incuriosito da questa presentazione che ha dato un’idea precisa della 
complessità e della spaccattura che caratterizza la società iraniana: una società molto evoluta con mille sfaccettature e contraddizioni, che non si colgono dalle informazioni che arrivano filtrate dai media in occidente.
“La sala era pienissima, c’erano anche persone in piedi o sedute per terra – commenta soddisfatto il presidente di Les Cultures Giorgio Redaelli -, quello che ci interessava era mettere in luce il fatto che l’Iran è una realtà sofistificata e complessa, che ha una ricchezza culturale e sociale straordinaria, nata dall’incontro della cultura iraniana con la religione sciita”.
