MILANO – “In questo anno abbiamo visto come gli italiani abbiano risposto con grande senso civico rispetto alle limitazioni negli spostamenti di tipo individuale, oggi invece assistiamo paradossalmente al fatto che sia più facile andare all’estero rispetto al poter trascorrere le festività pasquali in luoghi diverso dalla propria residenza o, per i più fortunati, dalla propria seconda casa; penso che questa disparità legislativa sia profondamente ingiusta e che sia stata pensata, sicuramente in maniera inconsapevole, contro uno dei settori che più è stato colpito dalla pandemia” dichiara il consigliere regionale Mauro Piazza.
“Il turismo necessità non solo di adeguati e sacrosanti sostegni, ma della possibilità di poter ripartire con l’accoglienza delle persone che sono state già vaccinate, un fatto che permetterebbe sia di avere un introito economico per gli imprenditori del settore, ma soprattutto che consentirebbe di poter applicare quei protocolli che durante l’estate prossima regoleranno la nostra quotidianità mentre concluderemo la campagna vaccinale” prosegue Piazza.
“Un italiano può andare all’estero avendo effettuato un tampone che dia esito negativo, sia in uscita che in ingresso, mentre non può circolare liberamente nel proprio paese – continua l’esponente regionale -. Se è sicuro andare all’estero con il sistema dei tamponi perché questo stesso metodo non vale per la libera circolazione per turismo in Italia?”.
“Quando a tutti è stato chiesto di perseguire azioni di buon senso per contrastare la diffusione del Coronavirus, tutti le abbiamo perseguite con dedizione. Oggi è arrivato il momento di applicare quello stesso buon senso, anche nelle azioni di sostegno all’economia, altrimenti a luglio correremo il rischio che ci ritroveremo tutti sicuramente vaccinati, ma senza quel pezzo di PIL prodotto dalle aziende e dagli imprenditori del mondo del turismo: un’eventualità che dobbiamo contrastare ad ogni costo” conclude Piazza.