LECCO – “Il settore turistico conferma la sua centralità per l’intera economia lariana. Nel 2020, a fronte della pandemia da Covid-19 e dei ripetuti lockdown che lo hanno di fatto bloccato, c’è stato un calo del numero di addetti: -4,7% (ovvero 1.250 lavoratori in meno rispetto a fine 2019). Questo dato preoccupa, ma il numero delle localizzazioni attive è cresciuto dell’1% (con un aumento di 70 imprese). Rispetto a inizio 2016 l’incremento è stato del 10%, e per gli addetti addirittura del 20,7%” così spiega Giuseppe Rasella i dati relativi al settore turistico lariano ricavati dalle analisi della Camera di Commercio di Como-Lecco
“Negli ultimi 5 anni Como e Lecco hanno rafforzato la loro posizione in Lombardia, con performance sempre sopra la media regionale in termini di imprese create e di addetti. Anche arrivi e pernottamenti erano in costante crescita fino a inizio 2020; buona parte riguardava turisti stranieri. Per questo oggi è fondamentale sostenere turismo e cultura; l’appeal lariano è ancora molto alto, ed è un asset strategico su cui puntare per la ripartenza” conclude il componente della giunta camerale.
A fine 2020 le localizzazioni lariane che operano nel settore del turismo sono 7.286 (2.428 a Lecco). Rispetto all’anno precedente, sono cresciute dell’1%, pari a 70 unità, contro il +0,3% regionale e il +1,5% nazionale. A fine 2020, Lecco si piazza al 4° posto in Lombardia (dietro anche a Brescia) e al 58° in Italia per quota di localizzazioni del comparto turistico rispetto al totale delle localizzazioni attive.
Sul fronte occupazionale il comparto del turismo lariano, a fine 2020, occupa oltre 25.000 addetti, pari al 9% della forza lavoro totale impiegata in loco. Le imprese lecchesi occupano quasi 8500 persone (8,1%). Nel 2020 il numero di lavoratori nel settore è continuato a crescere a Lecco, +23 unità. Questi numeri valgono alla città la 6ª piazza a livello lombardo.
Alla fine dell’anno scorso, quasi la metà delle localizzazioni turistiche lariane opera nel comparto della ristorazione (oltre 3.400 unità), mentre i bar rappresentano oltre 1/3 del totale delle realtà del comparto (34,3%, quasi 2.500). Gli alloggi sono il 15% (1.090), mentre le agenzie di viaggio, tour operator e attività connesse il restante 3,9% (quasi 300 unita). L’area lariana evidenzia una quota più bassa della Lombardia per i comparti della ristorazione e delle agenzie di viaggio e tour operator. Viceversa, la quota degli alloggi dell’area lariana è superiore al dato regionale (10,1%), sebbene inferiore a quello nazionale (16,1%).
Nel 2020, nell’area lariana si evidenzia una diminuzione dei bar (-93 unità) e delle agenzie di viaggio/tour operator (-3 unità), mentre crescono gli alloggi (+7) e i ristoranti (+159). Analizzando i dati lecchesi, si registra un calo di bar (-24 unità:) e agenzie di viaggio/tour operator (-1 unità), ma aumentano i ristoranti e gli alloggi (rispettivamente +65 e +12 unità). A fine 2020, più della metà degli addetti delle localizzazioni turistiche lariane opera nel comparto della ristorazione (quasi 15.500 unità), mentre nei bar lavora quasi 1/4 del totale degli addetti del comparto (circa 6.200). Gli alloggi occupano il 12,6% (poco più di 3.200 unità); le agenzie di viaggio, tour operator e attività connesse il restante 2,6% (679 addetti).
Rispetto a fine 2019, nell’area lariana, solo la ristorazione registra un incremento degli addetti (+525 unità), mentre le diminuzioni più consistenti hanno interessato gli alloggi (oltre 1.000 lavoratori in meno) e i bar (-674 persone:); più contenuto il calo delle agenzie di viaggio/tour operator (-9 unità).
Scarica qui l’analisi completa: Le imprese del turismo nell’area lariana, in Lombardia e in Italia 2020