LECCO – Nuovo affronto ai Vigili del Fuoco di Lecco. Mentre la città non si decide a dotarsi di una caserma adatta all’operatività moderna, l’inadeguatezza dell’edificio che ospita i pompieri ha prodotto il primo danno per la cittadinanza: un’autoscala in sostituzione a quella più che ventennale in uso non può essere presa. Per una manciata di centimetri che già una decina di anni fa si era provveduto ad abbassare il pavimento del portone della caserma per permetterne il transito.
Attualmente questi mezzi speciali vengono prodotti con misure ulteriormente cresciute e difficilmente un mezzo recente riuscirebbe ad attraversare il portone della vecchia caserma, struttura in realtà tanto carina d’aspetto quanto del tutto inadatta ad ospitare un presidio strategico di emergenza. Tant’è che è ormai arcinoto come buona parte dei mezzi dei pompieri stazionino alle intemperie sotto una tettoia provvisoria che si trova al di fuori del perimetro della caserma stessa.
Così Lecco ha perso un’occasione di ammodernamento e si tiene l’autoscala più che ventennale. Sullo sfondo della vicenda rimane il lungo tira e molla che vede da un lato i pompieri e dall’altro il Comune di Lecco incapace di trovare una sede adeguata ai reparti operativi.
In una struttura standard, il passaggio dei mezzi attraverso l’uscita non sarebbe per nulla una variabile da prendere in considerazione nell’avvicendamento dei mezzi.
Per le giostre invece la location adatta c’è. La solerte amministrazione la predispone ogni anno. Quindici giorni di divertimento garantito. Dove? Sul terreno destinato alla nuova caserma dei Vigili del Fuoco, che non vede mai luce perché in continuazione bersagliata di veti. L’ultimo è quello della Soprintendenza di Milano, che ha fatto retromarcia dopo aver approvato il progetto.
Nella singolar tenzone, unica in Italia a mettere sullo stesso piano – e in contrapposizione – divertimenti e servizi irrinunciabili di primaria importanza, quando la caserma incontra le giostre la caserma dei vigili del fuoco è lettera morta.
Nel frattempo Lecco e il territorio che lo circonda perdono una autoscala. Qualcuno dirà “Suvvia quante storie, per carità, in fin dei conti l’autoscala diventa preziosa solo se ti si brucia la casa, l’azienda, la scuola o l’ospedale. Che vuoi che sia…“. Qualcun altro invece troverà assurdo il legame tra due realtà così tanto distanti. Perché la verità è che gli spettacoli viaggianti hanno diritto di un posto dove stare. E la città di avere i servizi all’altezza dei tempi correnti.
RedLC