LECCO – Molti, quasi un centinaio, i Tir che questa mattina si sono radunati al Bione, per dar vita a un mastodontico corteo che ha sfilato per le vie della città. Prima di accendere i motori, i lavoratori del trasporto pesante hanno reso note le motivazioni che li hanno spinti a questo gesto dimostrativo.
Andrea Colombo, presidente di Confartigianato Trasporti Lecco, ha spiegato che “la manifestazione vuole sottolineare problemi locali e nazionali posti alla categoria dei trasportatori; le motorizzazioni civili stanno diventando un problema per i lavoratori del settore: a Lecco già dal 2016 non si fanno più le revisioni, per cui i camionisti devono recarsi in autofficine autorizzate dove siano presenti gli ingegneri della motorizzazione. Inoltre – prosegue Colombo – se davvero la motorizzazione di Lecco chiudesse, come si teme, i disagi ricadrebbero anche sui cittadini privati, che, per i rinnovi e le pratiche delle patenti, dovrebbero recarsi fino a Como, o a Bergamo. Un altro problema della nostra zona è la chiusura del cavalcavia di Isella, per cui sarebbe doveroso trovare delle tempestive soluzioni”. Insomma, questo corteo, che gli autotrasportatori stessi definiscono pacifico, vuole sì fare sentire le regioni dei lavoratori del settore, ma giova, in fondo, anche ai cittadini.
I camionisti intervistati espongono le maggiori criticità, per cui oggi sono scesi nelle vie, a bordo dei loro bolidi: “Le leggi troppo restrittive sulle ore di guida – che spesso li obbligano a fermarsi per dormire anche quando mancano pochi chilometri alla destinazione –, ma anche le tasse, i permessi, le strade interdette ai mezzi pesanti che allungano il percorso e la concorrenza estera” segnalano Jacopo Locatelli e Marian Olteanu, due camionisti presenti al corteo.
E proprio sulla “concorrenza sleale e abusiva offerta dai Paesi dell’Est” si sofferma il senatore Arrigoni (Lega Nord), anch’egli presente: “Non potevo mancare a una manifestazione che raggruppa una delle categorie più forti in Lombardia e in Italia – prosegue il senatore – inoltre, giovedì ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Graziano Delrio, perché Lecco non può permettersi la chiusura della motorizzazione civile, che eroga moltissime pratiche anche per i civili”.
Il segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, spiega: “Questa manifestazione è di carattere nazionale: l’idea è quella di evidenziare i vari problemi, senza crearne ai cittadini. Si fa appello soprattutto ai cosiddetti governi intermedi, costituiti dalle province, camere di commercio e motorizzazioni”.
I disagi creati dal corteo non sono stati eccessivi, in alcune zone del centro gli automobilisti e i pullman sono rimasti imbottigliati nelle vie più strette, in attesa del transito del corposo corteo. I clacson dei mezzi pesanti si sono invece fatti sentire a gran voce, un modo per gridare aiuto e far sentire a tutti i problemi che stanno rendendo più complicato lavorare in questo settore.
Alessandro Tonini