TESTAMENTO BIOLOGICO A LECCO:
DALLA BATTAGLIA DI ENGLARO
ALLA PROPOSTA DI ANGHILERI

eluana beppino englaroLECCO – Iniziò tutto nell‘incidente a Pescate del 1992 accaduto a Eluana Englaro. E nei successivi 17 anni Lecco visse in prima persona l’iter giudiziario per l’interruzione delle cure alla ragazza, fortemente richieste dai suoi genitori.

Il dibattito, protrattosi per quei lunghi 17 anni, non fece che evidenziare la profonda necessità di una proposta di legge, che consenta al singolo di decidere della propria sorte. Beppino Englaro, padre di Eluana, fu il primo che pose l’attenzione sull’importanza di decretare una soluzione alla situazione.

La libertà di scelta si è vista soffocare dalle inibizioni religiose, le quali hanno professato la difesa della vita, a discapito della propria dignità.

Alberto Anghileri SinistraProprio Lecco, città promotrice della battaglia di Beppino Englaro per il testamento biologico, ancora divisa dalle opinioni, ma ligia al dovere di giungere ad una conclusione. Il consigliere comunale Alberto Anghileri di Con la sinistra cambia Lecco ha aggiunto, relativamente a tale questione, “la necessità di una dichiarazione giuridica affinché venga tutelata la libera scelta dei cittadini in merito alle proprie cure e al proprio destino, di fatto il 20 aprile si terrà una commissione per discuterne e entro fine aprile se ne parlerà anche in consiglio comunale”.

Non pare lontana, almeno si spera, la conclusione per la possibilità di ognuno di redigere la propria Dichiarazione anticipata di trattamento, la proposta lecchese è la medesima di quella presentata dal Comune di Milano.

A favore del testamento biologico c’è anche il presidente del Pd Città di Lecco Antonio Schiripo. “Dopo l’insuccesso dell’esperienza dell’amministratore di sostegno, probabilmente minata anche dalla sentenza della Cassazione del 2012, si ritorna a parlare di Testamento biologico, già istituito in quasi 200 comuni italiani con circa 12mila testamenti depositati. Auspico che il Consiglio comunale di Lecco affronti, nel rispetto delle singole sensibilità personali considerata la forte connotazione etica dell’argomento, un pacato e libero dibattito in merito senza posizioni preconcette e di filiera. In tal senso si è espressa anche l’assemblea cittadina del Pd di Lecco. È necessario che sul tema si esprima anche il parlamento mettendo fine al vuoto legislativo in merito, in attesa che ciò avvenga, credo sia opportuno che i comuni si approccino alla problematica con gli strumenti che gli stessi possono mettere a disposizione dei propri cittadini ivi compreso il Testamento biologico”.

Martina Panzeri