TRASPORTO PUBBLICO LOCALE:
TEMPI DURI. PROBABILI
NUOVI TAGLI SULLE LINEE

provincia trasporti  (5)LECCO – “Già due anni fa ci sono state proteste e incontri in Provincia, non vorrei ritrovarmi in quella situazione”. E’ questo il commento sul grave momento vissuto dal Trasporto Pubblico Locale di Cristina Bartesaghi, sindaco di Abbadia Lariana, intervenuto durante la prima assemblea dei sindaci della Provincia di Lecco, tenutasi mercoledì 21 gennaio presso la Sala Ticozzi (solo 38 i rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti in sala). “Stiamo valutando cosa fare – ha sottolineato il consigliere Sergio Brambilla – di certo siamo molto preoccupati”.

E’ toccato a lui raccontare passo a passo tutti gli step che si sono susseguiti dal 2005 ad oggi, con le trattative con la società e con l’adeguamento dei corrispettivi fino ad arrivare ai giorni nostri:”Attualmente ci sono 21 linee interurbane che dovrebbero provvedere alle esigenze degli utenti e garantire un servizio minimo di 3 milioni 250mila chilometri percorsi in un anno. Purtroppo con il taglio del governo e l’aumento dei costi a nostro carico – segnaliamo un +10% delle accise sull’Iva – già dal 2013 sono diminuiti drasticamente e nel 2014 si è arrivati a un totale di 3 milioni e 20 mila chilometri percorsi. Questo servizio di trasporto costa alla Provincia 140mila euro annui, quest’anno considerando le ulteriori difficoltà da affrontare credo che dovremo diminuire le corse di altri 90mila chilometri e diminuire le corse vorrà anche dire diminuire il personale e probabilmente dover aumentare le tariffe. La legge ci consentirebbe di incrementare la tariffa del 4%”.

“Oggi pomeriggio c’è stata una riunione su queste tematiche – ha aggiunto – e ce ne saranno molte altre (si è parlato della linea Lecco – Oggiono – Annone) è evidente che prima di diminuire, tagliare o prendere qualsiasi decisione ne dobbiamo discutere”. Intanto la Provincia ha deciso di istituire un biglietto unico giornaliero al costo di 7 euro per il periodo di Expo 2015. “Da settembre – ha concluso – occorrerà riprogrammare anche il Trasporto Pubblico locale scolastico”. Dalla sala molte voci si sono alzate, quasi tutti comunque sono stati concordi nel dire che, arrivati a questo punto serve aprire un tavolo di confronto a livelli più alti, iniziando a coinvolgere i parlamentari del territorio e sollecitare il dibattito a livello regionale e nazionale.

E. P.