LECCO – Nel mirino le auto parcheggiate nei posti riservati ai disabili senza averne diritto all’interno del parcheggio dell’ospedale di Lecco; bucarne i copertoni era il loro modo per fare giustizia. Ma ora è toccato a loro fare i conti con la giustizia e così i tre sessantenni lecchesi hanno scelto il patteggiamento accettando di svolgere lavori socialmente utili all’Airoldi e Muzzi.
A pizzicarli, nel 2011, non furono le telecamere di sorveglianza dell’ospedale bensì le apparecchiature installate ad hoc dagli investigatori. Accusati di danneggiamento aggravato e porto di oggetti atti ad offendere, in quel breve periodo furono oltre trenta le denunce per vandalismo pervenute alle autorità.
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