LECCO – Non poco rumore ha fatto la lettera con la quale Qui Lecco Libera entrava nel vivo della campagna elettorale. Nell’inchiesta gli attivisti hanno affrontato una serie di temi collegati alla figura del candidato sindaco Lorenzo Bodega che, per quanto penalmente irrilevanti, sono ritenuti “politicamente non aggirabili”.
Immediatamente il candidato alla guida della città ha voluto rispondere agli interrogativi sollevati dall’associazione rilasciando un’intervista agli stessi autori dell’inchiesta. “Nonostante abbia bollato la nostra iniziativa come una “strumentalizzazione politica”, – spiegano da QLL – il candidato sindaco ha infatti affrontato ogni quesito, a differenza di chi, in quest’ultimo anno, ha preferito porte chiuse e dichiarazioni senza contraddittorio. La differenza di stile, in ogni caso, non appiana le contraddizioni e i punti poco chiari, che ognuno potrà liberamente valutare.”
Prima di proseguire con l’intervista a Lorenzo Bodega consigliamo la lettura, a questo link, del precedente articolo.
Candidato Bodega era a conoscenza del fatto che, nel 2010, Sorrentino pagasse la campagna elettorale dell’ex consigliere regionale Stefano Galli al fine di, come dice lui in una serie di conversazioni, ottenere dei favori?
Premessa: non dobbiamo confondere il ruolo dell’allora Lorenzo Bodega e il ruolo di Stefano Galli. Io ero estraneo a ogni meccanismo regionale e Galli operava da diversi anni nel settore. Non c’era certo bisogno del sottoscritto per far parlare persone tra di loro. A me non interessa che Sorrentino abbia pagato la campagna elettorale di Galli, ognuno fa quello che vuole. E per quanto riguarda le conversazioni tra la mia compagna e Sorrentino sono convinto che queste persone non debbano renderne conto a nessuno, vista la posizione dell’una e dell’altro. Uno peraltro non occupava più alcun ruolo istituzionale.
Sa qual è la vera notizia poi? È che Sorrentino si lamentava di favori richiesti e non ottenuti da parte mia. Ne sono fiero.
Le cose stanno diversamente, guardiamo ai dati di fatto. I finanzieri, ascoltando le conversazioni tra lei e Sorrentino, sostengono che lei abbia suggerito a Sorrentino di sostenere economicamente la campagna di Galli e infatti Sorrentino le dice di aver fatto ciò che lei gli aveva consigliato. E lei al telefono non lo contraddice.
È chiaro che le campagne elettorali hanno bisogno di qualche finanziamento.
Riformulo la domanda: lei ha suggerito a Sorrentino di sostenere la campagna di Galli?
Non è che io ho suggerito. Nei ragionamenti generali che allora si facevano è chiaro ed evidente che se uno può dare un aiuto economico è ben accetto. I soldi mica son buoni per far nulla. Lo dico senza problemi, non ho chiesto solo a Sorrentino di dare una mano economica.
Sorrentino non si lamenta del fatto che Galli non abbia corrisposto ai suoi desideri ma teme che Galli possa essere bocciato alle elezioni perché estromesso dal listino. E la sua compagna -e a lei chiedo se fosse a conoscenza di questo ragionamento- lo tranquillizza citando la fattispecie della riconoscenza di Galli nel caso della promozione di Carlo Malugani a presidente delle Ferrovie Nord. Come interpreta questo ragionamento della sua compagna?
L’intervista segue sul sito di Qui Lecco Libera…