MILANO – Niente da fare per Francesco Sorrentino, il bando dell’azienda ospedaliera lecchese che in sostanza lo escludeva da nuove collaborazioni è valido. Lo ha deciso il Tar Lombardia rigettando il ricorso dell’odontotecnico per annullare la gara.
L’odontotecnico già rientrava tra i professionisti esterni in convenzione con l’ospedale per la realizzazione di protesi, dentiere e apparecchi, il rapporto di lavoro fu però sospeso nel momento in cui Sorrentino venne coinvolto nelle indagini e successivo processo per al presunta “mazzetta” a palazzo Bovara tra l’avvocato Giovanni Minervini per conto del proprio cliente Marco Rota e il geometra comunale Maurizio Castagna.
Durante l’estate su ordine del tribunale l’azienda ospedaliera riavviò la collaborazione col Sorrentino ma scaduto il bando, a ottobre, l’ente ne pubblicò uno nuovo – specificando tra i requisiti l’assenza di procedimenti penali pendenti, o di condanne, non necessariamente con sentenza passata in giudicato. Ed è il caso dell’odontotecnico che di conseguenza avanzò le sue ragioni per vie legali: ritenne infatti illegittimo non poter essere ammesso al bando pur senza aver subito condanne.
L’ultima parola sulla vicenda l’ha messa il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, rigettando il ricorso e dando così ragione al provvedimento dell’azienda ospedaliera. Per comprendere la decisione non resta che attendere le motivazioni.