SOMME URGENZE IN COMUNE,
IL CONSIGLIO SOSTIENE VALSECCHI.
E PARLA ANCHE IL DIRIGENTE

lecco consiglio comunale bandiereLECCO – “Andremo avanti noi con segnalazioni all’Anac e alla Corte dei conti”. È il commento, laconico, di Ivano Donato dopo che il consiglio comunale ha bocciato la sua mozione riguardante le somme urgenze negli edifici comunali, volute dall’assessore ai Lavori pubblici Corrado Valsecchi. “Dal novembre 2013 si è presa coscienza del degrado – spiega il consigliere del gruppo misto -, già l’allora assessore ai Lavori pubblici Francesca Rota chiedeva più soldi. Quindi ora non bisogna utilizzare la somma urgenza per sistemare gli stabili. Anche perché poi, nonostante i rischi per l’incolumità, a Ferragosto sono stati aperti i musei, eccezionalmente, a centinaia di persone. Per questo chiedo al presidente del Consiglio di trasmettere tutti i documenti all’Anac e alla Corte dei conti”. La richiesta di Donato è stata appoggiata da Massimo Riva (Movimento 5 stelle) e Stefano Parolari (Lega nord). “Se si ha la convinzione di avere lavorato bene non ci dovrebbero essere problemi a farsi valutare dagli organi competenti” rincara la dose l’esponente del Carroccio.

Per la maggioranza parla Alberto Pattarini (Pd), che afferma come l’intero gruppo compatto abbia “avallato l’operato della giunta e del dirigente ai Lavori pubblici Andrea Pozzi, che ha lavorato nel migliore dei modi”. Contro la mozione si esprime anche il leghista Giovanni Colombo, che infatti esce dall’aula prima del voto, in contrasto con i colleghi di partito.

pozzi-architetto-lcPer la prima volta da quando è scoppiato il caso, però, parla anche l’architetto Andrea Pozzi. “Prima di sottoscrivere un atto del genere un dirigente ci pensa  molte volte – afferma -. Prima è stata effettuata un’attività di controllo sugli edifici ed è quindi emerso che mancavano alcune certificazioni di varia natura. A fronte di continue segnalazioni di disservizi, come cadute di corrente, black out, perdita di dati e principi di incendio, ho chiesto l’aiuto di un ingegnere per alcune indicazioni di massima. Non ho disposto subito la somma urgenza perché non avrei potuto per la mancanza di una relazione tecnica, ma dal tempo di inizio delle problematiche all’istituzione della somma urgenza abbiamo fatto svariate verifiche. Tengo a sottolineare che con questa procedura non si andrà a rifare completamente gli impianti ma toglie le situazioni di pericolo che esistevano. E per quanto riguarda i lavori, ho detto alle imprese che se ci sono pericolosità per i dipendenti e per il patrimonio vanno segnalati”.

A votare a favore della mozione solo le minoranze, tranne il Ncd. In ogni caso Donato e Riva non si fermeranno qui. “Sappiamo che gli stabili sono da risanare. Ma il metodo della somma urgenza è sbagliata. Ci sono altri modi per risolvere la problematica. Per esempio la Provincia non ha sistemato l’istituto Parini con le somme urgenze”.