OGGIONO – Il coordinamento lecchese Rifiuti Zero ha invitato ad un confronto, previsto per giovedì 2 maggio a Oggiono, tutti i candidati sindaci dei comuni limitrofi all’inceneritore: Malgrate, Valmadrera, Civate, Galbiate, Annone ed Oggiono.
Il tema è attualissimo: sono praticabili da subito modelli alternativi al sistema dell’incenerimento e teleriscaldamento? Per facilitare la trattazione ed il pronunciamento dei candidati, le domande saranno preventivamente inviate a tutti gli interessati.
1) Come intende agire nei prossimi anni relativamente alla gestione dei rifiuti ed in particolare come pensa a livello locale di attuare quanto previsto dalle direttive Europee relative alla economia circolare? (Pacchetto economia circolare 4 luglio 2018 per una forte riduzione del rifiuto prodotto, una crescente percentuale di prodotto riciclato e contestualmente una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica ed incenerimento).
2) Intende introdurre ed entro quali tempi sistemi di raccolta e tariffe premianti come la tariffazione puntuale che oltre a favorire la crescita della raccolta differenziata risponde al principio di pagare il“giusto” e cioè all’effettivo utilizzo del servizio di smaltimento? (chi più produce rifiuti indifferenziati più paga).
3) Relativamente all’inceneritore di Valmadrera vi attiverete a livello di assemblea di coordinamento per promuovere in tempi rapidi il superamento dello stesso? (ricordiamo che già il DCR 209 del 3/12/2013 si proponeva un piano di decommissioning per gli inceneritori lombardi) **
4) Proporrà una chiusura anticipata rispetto alla scadenza dell’AIA (2032)? In alternativa proporrà una limitazione all’utilizzo dell’inceneritore incenerendo solo rifiuti urbani locali e cioè le circa 50.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato raccolto? (In questo modo si potrebbe cominciare ridurre significativamente l’emissione di inquinanti e di CO2).
5) Come saprà il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero ha finanziato e fatto realizzare da società (ST Cinisello) qualificata uno studio alternativo a quello prodotto per l’analisi epidemiologica delle ricadute degli inquinanti dell’inceneritore. I risultati ottenuti sono significativamente diversi. Pertanto si attiverà per chiedere ad ATS Monza che i dati sanitari già raccolti dei comuni di Galbiate, Lecco, Malgrate, Civate, Annone e Suello ed utilizzati per l’analisi epidemiologica fatta debbano essere anche valutati alla luce di questa nuova mappa? (a fronte di una spesa limitata si verrebbe incontro alle richieste di trasparenza e di rispetto del principio di precauzione).
6) Relativamente al progetto di teleriscaldamento il cui appalto sembra prossimo: come valuta tale progetto? Laddove si parla in futuro di alimentazione da fonti rinnovabili si muoverà per chiedere preventivamente che il progetto preveda esclusivamente fonti di alimentazione che non richiedono la combustione?
7) Quali impegni ufficialmente prenderà a tutela dei cittadini?
**DCR n. 209 del 3 dicembre 2013, il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta “a definire, per quanto riguarda gli impianti di incenerimento, scenari e criteri di decomissioning, cioè di disattivazione progressiva degli impianti o delle singole linee di combustione, coerenti con la progressiva diminuzione di produzione del rifiuto urbano residuo regionale” e “ad attivarsi affinché le nuove reti di teleriscaldamento risultino coerenti con gli scenari di
decommissioning prospettati”.