LECCO – “Tempi duri per il gioco d’azzardo” si potrebbe asserire viste le mosse del governo giallo-verde, ma in realtà i soldi che vengono spesi alle slot machines o “grattando” una schedina sono ancora molti. All’interno del solo comune di Lecco – come rivela uno studio dell’AAMS (l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli-Giochi) – in media ogni persona ha speso nel 2017 (ultimo anno di cui si dispongono i dati) la bellezza di 1.754 euro. Ciò significa che in totale i lecchesi hanno speso in un solo anno 84,5 milioni di euro per il gioco affidandosi solamente alla dea bendata.
Se si vuole ragionare di confronto, nella graduatoria che mette in fila tutti i comuni italiani Lecco si è classificata al 595° posto su un totale di 7.954. Se invece si valuta in termini diacronici, va detto che nel 2016 a Lecco erano stati spesi in media 1.505 euro pro capite nel gioco: le scommesse sono aumentati quindi in un anno di oltre 200 euro.
In questo caso poi non si può certo dire che “l’erba del vicino è sempre più verde”: se si dà uno sguardo ai dati dell’eterna rivale Como, si legge che la media spesa nel 2017 pro capite è di ben 3.137 euro, che in graduatoria significa 161° posto con un totale di 262,4 milioni. Non se la passa meglio nemmeno Bergamo, con 2.199 euro a testa; e Sondrio con 2.152. In totale rispettivamente 265,9 e 46,6 milioni.