LECCO – Sono viste come portatori di sciagura, ma per molti sono introiti sicuri. Le slot machine tanto criticate possono essere una manna dal cielo per i titolari dei locali che le posseggono. Ma, ricordano le associazioni di categoria, “chi ha le macchinette lo fa nel rispetto la legge, non perché è un mostro”. “Abbiamo deciso di partecipare a tavoli per combattere le ludopatie da un paio di anni a questa parte – spiega il coordinatore provinciale di Confesercenti Lecco Nicola Galliani –. Però tuteliamo anche chi sceglie di tenere le slot machine, è un diritto”.
In effetti, per i baristi che le possiedono, le macchinette sono fonte garantita di introiti. “Hanno un buon guadagno con il gioco – prosegue Galliani – per questo le tengono. Alcuni, se non le avessero, rischierebbero di chiudere. Per questo molti titolari non vogliono togliere le slot. Anche se alcuni sono davvero combattuti se lasciarle o se eliminarle dal locale”.
Secondo il coordinatore di Confesercenti però, per combattere le ludopatie “c’è bisogno di regole più serie dallo Stato”. “È un bene che in questo ultimo periodo si parla del problema, perché c’è una sensibilizzazione generale – continua –, ma si può fare ancora di più per tutelare giovani e pensionati che giocano troppo. Ci sono persone, magari abituate, che giocano poco alla volta e non si lasciano prendere la mano. Ma c’è chi inizia vincendo anche somme piccole e si perde, dilapidando patrimoni e facendosi prendere dalla dipendenza”.