GAMBETTOLA (FC) – Sirena d’Oro 2016 al burattinaio francese, trapiantato a Calolziocorte, Albert Bagno. La 41° edizione del prestigioso Festival Internazionale “ADM” a Gambettola (FC), per l’insieme della sua carriera e per il suo impegno per il mondo del teatro di figura, ha proclamato vincitore Albert Bagno, con il premio “Sirena d’Oro – 2016”.
Il premio è stato consegnato al burattinaio residente a Calolziocorte da Aldo de Martino, presidente del Centro Unima-Italia. L’Unima è l’associazione mondiale che unisce tutti coloro che amano e promuovono l’arte dei burattini e delle marionette. Dal giugno di questo anno, Albert Bagno, in occasione del Congresso Mondiale dell’Unima è consigliere esecutivo di questo organismo riconosciuto dall’Unesco.
Il festival ADM è l’evento più importante del settore teatro di figura del paese ed è oggi organizzato dalla storica Compagnia del Drago. Durante il festival anche la mostra retrospettiva “Una vita per le figure: ovvero strani burattini per uno strano burattinaio” sull’opera di Albert Bagno.
L’esposizione che presentava pupazzi, maschere e documenti vari ha avuto un considerevole successo di pubblico sia presso gli esperti, sia tra i numerosi visitatori e le scuole. La mostra antologica ha presentato vari aspetti del percorso artistico e di ricerca ed intende così celebrare i 40 anni d’attività di Albert Bagno, uno dei più atipici burattinai del paese.
“L’atipicità di Bagno – spiega Carlo Lastrucci – è riscontrabile nelle sue scelte artistiche originali e fuori dal coro, tanto che è difficile chiamarlo unicamente burattinaio. Ha frequentato i corsi di formazione professionale dell’IIM di Charleville-Mézières (Francia), e realizzato il proprio tirocinio sotto la guida di valenti maestri europei come André Blin, Michael Meschke e Marcel Violette. Grazie alla formazione polivalente ricevuta, ha scelto di dividere la sua attività tra spettacoli, ricerche storiche, mostre, laboratori, interventi pedagogici, terapeutici e umanitari”.
Uno dei punti che lo caratterizzano è che ha scelto per le sue creazioni artistiche un materiale inconsueto: la carta. Non la cartapesta, ma semplicemente la carta e il cartoncino che scolpisce producendo personaggi dall’aspetto naif ed essenziali che sono vere e proprie sculture su carta, che danno vita ad un mondo più complesso di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Lavora sull’effimero e sulla creazione di forme destinate al movimento.
Si definisce “burattinaio militante“, difatti nel corso della sua carriera ha realizzato 30 spettacoli, 35 ricerche, 15 mostre presentate in varie parti del mondo. Non si contano i laboratori che ha animato e i corsi professionali.