SILEA: L’ASSEMBLEA DEI COMUNI APPROVA L’AUMENTO DEI RIFIUTI
DA BRUCIARE. SOLO 3 CONTRARI

SILEA LOGOVALMADRERA – La decisione è arrivata presto: l’assemblea dei comuni soci di SILEA ha autorizzato ad operare il massimo carico termico. Fuori dal linguaggio tecnico, significa che verrà bruciata una maggiore quantità di rifiuti, che a sua volta significa che aumenteranno gli inquinanti emessi (le stime parlano di un aumento del 5%). Questa scelta è stata fatta per ripianare il debito accumulato da SILEA in conseguenza della cessazione degli incentivi statali di cui godeva l’impianto sito a Valmadrera. Nonostante l’importanza dell’assemblea, solo 52 comuni erano presenti.

La decisione è stata presa con l’88% dei consensi. Astenuto Pescate, contrari solo Valmadrera, Civate e Suello, che sono anche i Comuni che più di tutti subiscono gli effetti dell’impianto.

Non si è solo votato per l’aumento dei rifiuti da bruciare. All’unanimità è stato approvato il bilancio al 30/06/2014 ed è stato messo ai voti il bilancio preventivo per il 2015: anche questo approvato, con l’astensione di Civate e Suello.

baldassare mauri“Le ragioni per cui ho deciso di votare no – spiega Baldassarre Mauri, sindaco di Civate – sono 3: in primo luogo, il consorzio era nato negli anni ’70 con una logica locale, mentre ora il forno si troverebbe a dover bruciare rifiuti provenienti da altre zone d’Italia. In secondo luogo, la mia è stata una decisione prettamente ambientale, maturata dopo aver ascoltato la volontà dei civatesi che sono sempre stati contrari all’impianto. La quantità di rifiuti bruciati passerà da 87.000 a 97.000 tonnellate e Civate è il paese che più di tutti ne subisce le conseguenze. Per ultimo, ma non per questo meno importante – conclude il primo cittadino –  l’aumento dei rifiuti e il conseguente aumento dell’inquinamento è un rischio concreto per la salute dei cittadini, poiché potrebbe portare anche ad un aumento dei tumori“.

In accordo con le posizioni di Civate è anche Suello. Per il vicesindaco del paese, Giacomo Angelo Valsecchi, infatti “le questioni che ci stanno a cuore sono due: l’ambiente e la salute. Un aumento dell’inquinamento, anche se minimo, metterebbe a rischio l’ambiente e di conseguenza la salute dei nostri concittadini e per questo abbiamo deciso di votare no alla proposta. Inoltre avremmo potuto capire se l’aumento fosse dovuto alle esigenze del territorio, ma, dato che i rifiuti verranno anche da fuori dalla Provincia, ci sembra che si metta a rischio la salute solo per fare business”.

Michele Castelnovo