SILEA IN CONSIGLIO COMUNALE:
DUBBI SU COMITATO SCIENTIFICO
E SUL RUOLO DI TECNOHABITAT

LECCO – L’impianto di Silea è stato un tema di dibattito centrale al consiglio comunale di ieri sera, diversi gli aspetti affrontati dal consesso di palazzo Bovara.

bodegaA sollevare l’interrogazione del consigliere di minoranza Lorenzo Bodega, la recente comunicazione del comitato scientifico di Silea, che commentando i dati diffusi dall’Arpa regionale, ha sostenuto la ridottissima incidenza dell’attività dell’impianto di termovalorizzazione sulle emissioni in ambito territoriale. “Questo comitato scientifico – domanda l’ex sindaco – da chi è sta nominato? Sulla base di quali di competenze?”.

È Virginio Brivio a fornire una risposta: “Il comitato tecnico-scientifico è previsto dalla convenzione stipulata tra Silea e i Comuni nella quale si esplicitano anche i criteri per la selezione dei membri: uno è nominato da Silea, uno dalla maggioranza espressa dal consiglio comunale di Valmadrera e un altro dalla minoranza, senza che vi sia un criterio rigido nell’individuazione delle competenze”.

Alberto NegriniInteressante la questione posta da Alberto Negrini, che ha chiesto a Brivio delucidazioni in merito alle due riunioni del 30 marzo: l’Assemblea di coordinamento intercomunale dei comuni soci di Silea e l’Assemblea ordinaria degli azionisti. “Il sindaco può ricordare l’ordine del giorno e la sua posizione su questi punti?”

“Temi principali – spiega il primo cittadino – saranno l’aggiornamento dell’atto di indirizzo adottato a luglio, l’approfondimento della discussione e l’adozione di un atto di indirizzo su teleriscaldamento come era previsto dal documento approvato a luglio. L’atto di indirizzo adottato come punto di partenza sarà nel mese di aprile sottoposto ai consigli comunali e ritornerà in assemblea per l’approvazione definitiva a maggio”.

Massimo Riva Movimento 5 stelleA questo proposito è Massimo Riva, Movimento 5 stelle, a sollevare due questioni su temi molto circostanziati: la manutenzione della turbina e i rapporti tra Silea e Tecnohabitat. “Visto che mi è stato negato l’accesso agli atti, chiedo al sindaco di conoscere il contenuto della relazione tecnica in base alla quale si è disposta la sostituzione della turbina”, un provvedimento per cui è aperto in questo momento un bando di gara per l’affidamento della sostituzione del turbogruppo, progetto denominato “Lotto A del teleriscaldamento”.

“Il Rup ha chiesto di soprassedere fino al termine della gara, il 10 aprile – risponde Brivio – perché la divulgazione dei documenti potrebbe influire in maniera impropria sull’esito della stessa”. “A gennaio quando ho fatto la richiesta la gara non era ancora aperta – replica Riva – se ci fosse stata consegnata la documentazione all’epoca avremmo potuto fare delle valutazioni prima della sostituzione della turbina con una predisposta per il teleriscaldamento”.

Su Tecnohabitat, la società di consulenza che si sta occupando della definizione del modello di ricaduta delle emissioni, necessario allo studio epidemiologico in corso, il consigliere grillino chiede di conoscere il “contenuto della determina con cui è stato affidato l’incarico, la tipologia del modello proposto per lo studio ricadute e l’ammontare complessivo degli affidamenti diretti del 2015 e 2016”.

Virginio Brivio prega“Nel 2015 – spiega il sindaco – è stato condotto uno studio preliminare con particolare riguardo per Valmadrera, Civate e Malgrate, per il quale Silea aveva disposto due incarichi complementari a Tecnohabitat: uno del valore di 8mila euro per l’impostazione modellistica per la valutazione delle emissioni e un altro di 20mila per il coordinamento degli aspetti tecnici e ingegneristici. L’anno scorso si è poi deciso di abbandonare questo studio per realizzare quello, di più ampio respiro con l’Università di Torino e abbiamo ratificato un nuovo protocollo per la realizzazione di un altro studio epidemiologico. A questo si aggiunge un altro incarico di 15mila euro per uno studio relativo ad una valutazione geologica per la costruzione della centrale del Teleriscaldamento”.

Al di là della cifra, che comunque supera la soglia dei 40mila euro di affidamenti diretti in due anni, resta poco opportuno che una delle tre società direttamente coinvolte nel progetto del teleriscaldamento abbia anche avuto un ruolo nello studio epidemiologico, i cui esiti potrebbero compromettere la realizzazione del teleriscaldamento stesso.

E sono ancora Massimo Riva e Ivano Donato che tornano sul tema dello studio epidemiologico “breve”, chiedendo di sottoscrivere l’istanza del comune di Suello, già supportata da altri, che chiede all’Ats di realizzare in parallelo all’indagine in corso quella denominata “caso controllo”. Proposta però bocciata con dieci voti a favore, due astensioni e 17 contro.

Manuela Valsecchi