SICUREZZA SUL TERRITORIO LECCHESE, PARLANO I SEGRETARI DEI PARTITI

LECCO – Ha fatto scalpore, nei giorni scorsi, la vicenda delle lettere al Prefetto in materia di sicurezza – da parte della stragrande maggioranza dei sindaci del territorio e, per chiedere un incontro sul tema, dalla presidente della Provincia Alessandra Hofmann.

Se da un lato ha fatto discutere la forma, con le missive uscite prima sui giornali rispetto all’invio alla Prefettura, nel merito la questione è reale e merita un approfondimento.

Lecco News ne ha parlato con le segreterie lecchesi dei principali partiti.
Ecco le risposte:

Daniele Butti (Lega)
Credo che il la sicurezza sia oggi uno dei temi più sentiti in tutte le comunità della provincia, oltretutto credo anche molto sollecitato dai cittadini, quindi i sindaci che li rappresentano cercano in modo unitario bene e fanno a comunicare i loro problemi e preoccupazioni ed in modo costruttivo per cercare una soluzione.

Fosse per me avrei in taluni gravi casi avrei già sollecitato la Prefettura all’utilizzo dell’esercito per questioni di sicurezza, è una disposizione che può essere attuata e “Strade Sicure” ha funzione di deterrenza e di presidio di luoghi e siti sensibili e per essere collocati serve la richiesta al Viminale del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica.

Manuel Tropenscovino (Partito Democratico)
I sindaci non hanno fatto altro che chiedere sostegno coordinato all’unico riferimento del Ministero dell’Interno sul territorio. Penso che, se così tanti sindaci si sono mossi, è perché c’è una situazione di evidente preoccupazione, dei cittadini e quindi dei loro rappresentanti nelle amministrazioni.

Purtroppo anche nella nostra provincia i sindaci si ritrovano spesso soli, assieme alle forze di Polizia Locale sempre più in difficoltà come personale e risorse, non dimentichiamo purtroppo i tagli di Regione Lombardia proprio sul tema sicurezza, da 20 a 6 milioni.

Non si può pensare che le amministrazioni possano fare tutto in solitudine di fronte agli episodi denunciati che sono un segnale di allarme ampio e diffuso, purtroppo. I capitoli di spesa per il sociale, per la prevenzione, sono ai limiti da anni e le amministrazioni sono impegnate quotidianamente per fare la propria parte su questo, anche qui sempre con meno risorse ma sempre con un impegno importante perché si dia risposta alle situazioni di disagio. Rimane evidente che di fronte a situazioni precise di emergenza, legate a spaccio ed episodi di violenza che purtroppo sono diventati sistematici, ci sia bisogno di un intervento importante dell’ufficio che ha la responsabilità e le funzioni di coordinamento in materia di sicurezza e ordine pubblico nella Provincia.

L’augurio è che non ci si fermi a quelli che qualcuno ha voluto dipingere come attacchi dai sindaci al Prefetto, che personalmente non vedo, ma è che si mettano in campo risorse, persone, progetti, investimenti, programmazione e che le Istituzioni tutte, da quelle provinciali, passando dalla Regione fino al Governo, possano tornare a dare risposte concrete alle preoccupazioni dei territori, anche ed innanzitutto sul tema sicurezza.

Eleonora Lavelli (Azione)
Azione non è stata coinvolta in alcun modo modo nell’elaborazione della bozza di missiva destinata al prefetto, che abbiamo appreso dalla stampa locale, e di cui non condividiamo affatto il contenuto. Il rispetto delle Istituzioni è un faro dello stato di diritto, richiamato nella lettera stessa, tanto quanto il decoro verso le cariche dello Stato che si ricoprono.

Garantire la sicurezza del territorio è fondamentale, ma non possiamo ignorare quanto questo compito sia arduo e complesso. Proposte fattive e concrete, anche da parte degli amministratori locali, possono rivelarsi molto più utili di un mero “j’accuse”.

Ci auguriamo che da questo incidente di percorso si possa passare ad discussione approfondita della questione, nelle sedi istituzionali, con risultati utili per la sicurezza di tutti noi cittadini.

Angela Fortino (Segretaria cittadina Forza Italia)
Da troppi anni ormai assistiamo all’immobilismo di questa amministrazione comunale di fronte al dilagare di bande giovanili violente in alcune aree ben note della città. A nulla sono valse le richieste arrivate al Sindaco attraverso raccolte di firme, richieste di incontri e richiestedi interventi di cittadini residenti e commercianti.

Inaccettabile poi che un assessore della Giunta Gattinoni si rivolga ai commercianti chiedendo di fare la loro parte per contrastare la criminalità! Ma cos’altro possono fare quei poveri commercianti se non resistere eroicamente e tenere alzate le saracinesche nonostante l’incuranza di un’Amministrazione Comunale che, farà pure dei bei fuochi un giorno all’anno per la festa del lago, ma poi lascia che, quotidianamente, restino sotto fuoco cittadini e commercianti??? Come segretario cittadino di Forza Italia chiedo al Sindaco di assumere tutte le iniziative possibili per mettere la parola fine ai disordini violenti in città. Non si può più tollerare oltremisura questa situazione ed è assolutamente necessario che ci si assuma le responsabilità e si agisca tempestivamente e concretamente.

È evidente che la soluzione dovrà coinvolgere anche le forze dell’ordine coordinate dalla Prefettura ma è altrettanto indispensabile che il Comune sorvegli le aree aree note, analizzi a fondo l’origine e le caratteristiche del fenomeno, anche appurando se gli autori delle violenze siano perlopiù giovani lecchesi oppure soggetti non residenti in città, che ivi si dirigono allo mero scopo di delinquere.

Ciò affinché il Comune possa muoversi con tutti i mezzi a sua disposizione per contrastare il fenomeno, compresa l’attivazione dei servizi sociali a sostegno di questi giovani che, evidentemente, necessitano di azioni educative e di recupero.

RedPol

 

LA “FAMOSA” LETTERA ALLA PREFETTURA:

82 COMUNI CHIEDONO SICUREZZA AL PREFETTO (NON BALLABIO E PESCATE)