SI RUBA ANCHE AI POVERI:
FORZATO IL FURGONE DI ‘RIVALSA’

Rivalsa garlateGARLATE – La crisi morde tanto che ora si ruba anche ai poveri. Una settimana fa, infatti, qualcuno ha cercato di prelevare il furgone dell’associazione Rivalsa, formata dai senzatetto di Lecco. “Hanno forzato il volante provocando un danno di circa 500 euro – racconta Pietro Mazza, consigliere del gruppo -, ma non sono riusciti a portarlo via. Siamo quindi andati dalle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto, ma non sappiamo ancora nulla”. Il problema, oltre al costo della riparazione, è l’inattività del mezzo per una settimana. “Abbiamo dovuto posticipare o rinunciare ad alcuni lavori. E a noi quei soldi servono tantissimo”.

Perché l’associazione, che conta 48 iscritti, di cui 27 senzatetto, si propone di aiutare le persone in difficoltà che hanno perso il lavoro e vogliono una seconda chance nella vita. Dal primo settembre dieci persone vivono stabilmente in una casa a Garlate, in via Statale 1.298, messa a disposizione dalla Parrocchia. Loro sono in comodato d’uso, ma hanno lavorato sodo, dai primi di maggio, per sistemare i locali. “Io facevo il muratore – continua Mazza -, c’è poi un mobiliere, un infermiere, un barista, un salumiere, un parrucchiere e altri ancora. Tutti insieme abbiamo lavorato per sistemare la casa con i pochi attrezzi che siamo riusciti a recuperare. Qualcosa ci è stato regalato dalle persone, mentre altro lo abbiamo comprato con i soldi guadagnati”.

Nei settanta giorni di manutenzione l’associazione ha infatti organizzato sei catering e 27 traslochi per raccogliere fondi. E intanto non dimenticano la beneficenza in favore di chi sta peggio di loro. “Realizziamo pacchi alimentari per persone che in questo momento si trovano in difficoltà e hanno vergogna a rivolgersi altrove”.

Così l’associazione, nata pochi mesi fa proprio dall’iniziativa spontanea di alcuni ospiti del rifugio Caritas di Lecco nel momento in cui è stata chiusa la struttura, è in cerca di convenzioni con i Comuni del territorio e lavori con associazioni e privati per poter andare avanti con la dignità che li contraddistingue.

“Ora alcuni che all’inizio erano con noi sono riusciti a trovare una sistemazione e un lavoro, la vera rivalsa insomma – racconta Mazza -. A Garlate ora rimaniamo in dieci, di cui cinque sono via tutto il giorno perché hanno aderito a una borsa lavoro con il Comune di Lecco. Noi siamo sempre disponibili a lavori di qualsiasi tipo, ma anche a donazioni economiche (al conto corrente dell’associazione IT82Y0569622900000006414X52) oppure raccogliendo oggetti che non servono più. Ringraziamo le persone di Belledo, Germanedo e Caleotto che ci stanno ancora dando una mano, la Carovana del sorriso che ha donato alcuni letti e il consigliere comunale di Lecco Salvatore Rizzolino che procura pacchi alimentari. Oltre a molti altri che non ci hanno lasciati soli”.

Fabio Landrini