BAFFIN (CAN) – Si è conclusa l’avventura di Matteo della Bordella, Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo assieme a Nicolas Favresse e Sean Villaneueva nella Terra di Baffin. I tre alpinisti dei Ragni hanno raggiunto il villaggio di Clyde River dopo una settimana di navigazione con i loro canotti gonfiabili nelle acque non proprio chete dell’Eglinton Fiord. I loro compagni belgi rimarranno ancora per qualche giorno “in to the wild”, aspettando nella Stewart Valley un passaggio da alcuni amici in barca a vela.
Ancora si sa poco o nulla di questa spedizione e le notizie sono quelle arrivate con gli sms delle scorse settimane. Nella loro “Dream Team” questo eccezionale crew ha portato a casa tre vie sul Great Sail Peak di più di mille metri di sviluppo: la prima, segue una linea indipendente per più di metà, che si unisce poi alla leggendaria “Rubicon” (aperta da un team russo nel 2002 e gradata originariamente VI 5.11a A4), che è stata interamente liberata. Le altre due, integralmente nuove (una italiana, l’altra belga), lungo due diversi sistemi di diedri e fessure, che i due team alpinistici hanno salito in uno/due giorni in stile alpino. Ci sarebbero poi altre due vie aperte nelle ultime giornate utili prima della partenza sul versante opposto al Great Sail Peak: ancora granito perfetto e spettacolari linee in fessura.
Questa spedizione già si prospetta come un’impresa alpinistica di altissimo livello per la qualità e la quantità delle vie aperte, condotta nel rispetto di uno stile pulito che ormai non riguarda più solo quello che si fa in parete, ma abbraccia tutto l’approccio alla spedizione, rendendola un’avventura assoluta, dall’attimo in cui si scende dalla scaletta dell’aereo a quello in cui si tirano per l’ultima volta in secca i canotti.
Foto dal sito del Ragni di Lecco