SERIE B, IL COMMENTO.
LECCO: LA RUOTA NON GIRA

LECCO – Cambia la regia (Bonazzoli in luogo di Foschi in panchina), muta anche il modulo da 3-5-2 a 4-3-3 ma il risultato non sorride al Lecco battuto al Rigamonti-Ceppi dall’Ascoli di Viali 0-2.

Una sconfitta che fa male; nei primi 45’ i blucelesti con un pressing alto mettono in difficoltà i marchigiani, salvati almeno in un paio di circostanze tra i pali, dal redivivo Viviano oltre da una traversa colpita da Buso. Peccato che emergano le solite magagne, inesperienza magari anche un pizzico di sfortuna e una difesa più che mai allegra da tempo avvezza ai regali nemmeno fosse già Natale.

Al 34’ ecco la strenna numero uno; Lemmers dorme su un pallone in area e Nestorovsky ringrazia siglando il vantaggio ospite. In avvio di ripesa la mannaia s’abbatte sulla squadra di Bonazzolinello spazio di pochi istanti l’episodio chiave del match. Un tiro di Sersanti viene intercettato da una mano di un difensore; rigore Lecco e ancora una volta le aquile si feriscono da sole, fallendo il penalty numero tre in stagione dopo i due sbagliati nel derby con il Brescia. Sul dischetto si presenta Di Stefano, il numero 73 fa gol ma scivolando tocca due volte il pallone, da regolamento non si può e quindi l’arbitro sanziona una punizione per l’Ascoli. Incredibile: un episodio assolutamente difficile da vedere su un campo di calcio, al limite del ridicolo.

La beffa si completa un paio di minuti dopo, quando i bianconeri calano il bis con Quaranta, dal possibile 1-1 allo 0-2, determinante ai termini del risultato. Da lì in avanti il Lecco non riesce a creare molto, sotto la pioggia si va avanti quasi per inerzia, arriva il triplice fischio di chiusura che sancisce la sesta sconfitta bluceleste in sette gare disputate.

Da segnalare anche la protesta dei tifosi abbozzata già durante il match: il Lecco viene acclamato sotto la curva, poi inevitabilmente ecco l’emblematico coro: “Fuori i c…”. E così l’Ascoli trova in riva al Lario quel successo esterno che le sfuggiva da quasi sette mesi (0-1 a Modena) mettendo nei guai il vessillo del Resegone. Ora atteso da un trittico esterno, decisivo, su terreni difficili come Pisa da affrontare martedì nella prima gara di recupero, poi Palermo e Reggio Emilia.

Insomma anche se il Lecco ha disputato solo sette partite, paradossalmente siamo già alla resa dei conti: uscire senza punti dalle trasferte appena menzionate varrebbe già una mezza sentenza o quasi. Serve, come si usa dire in gergo, una bella sveglia con l’augurio che possa già suonare sul comodino della cenerentola bluceleste partendo da martedì all’Arena Garibaldi di Pisa.

Alessandro Montanelli

 

LA CRONACA DELLA SCONFITTA INTERNA:

CALCIO: LECCO-ASCOLI 0-2, PIOVE SUL BAGNATO ALLA PRIMA DI BONAZZOLI