SEI ANNI DI CARCERE A FORMIGONI.
PER IL LECCHESE CORRUZIONE
NON ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

FORMIGONIMILANO – Condannato a sei anni di carcere l’ex presidente della Lombardia e ora senatore Ncd Roberto Formigoni per corruzione. Così hanno deciso pochi istanti fa i giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano, chiamati a giudicare il caso Maugeri e San Raffaele che vedeva imputate dieci persone. Disposta anche la confisca di ben 6,6 milioni di euro allo stesso “Celeste”. Nel pacchetto di beni confiscati anche il 50% della ormai famosissima villa in Sardegna, il cui acquisto rappresenta uno dei punti nodali dell’inchiesta

La pesante sentenza è stata pronunciata nella stessa maxi aula della Prima Corte d’Assise d’Appello dei processi contro Silvio Berlusconi. Formigoni non è stato invece ritenuto colpevole di associazione per delinquere, per la quale è stato assolto “per non aver commesso il fatto”.

L’accusa aveva chiesto nove anni per il politico lecchese di osservanza ciellina, esponente di Forza Italia e poi passato con gli alfaniani. La Corte ha invece disposto sei anni di reclusione e d’interdizione dai pubblici uffici. Formigoni dovrà inoltre versare tre milioni di euro alla Regione Lombardia (che si è costituita parte civile), in solido con i coimputati – il faccendiere Pierangelo Daccò e l’ex assessore Antonio Simone; si tratta di un primo “acconto” prima che venga stabilita l’entità precisa del risarcimento.

L’inchiesta riguardava fondi “distratti” dalla fondazione Maugeri: l’ex governatore sarebbe stato corrotto anziché con somme di denaro, attraverso dei costosissimi benefit per un totale di otto milioni di euro (viaggi e soggiorni di lusso, crociere su yacht, ristoranti stellati, finanziamenti ai meeting riminesi di Cielle e così via). In cambio, Formigoni avrebbe “aiutato”, favorendoli, San Raffaele e Fondazione Maugeri mediante delibere approvate dalla giunta regiuonale nel lungo dominio del ‘Celeste’, tra il 1997 e il 2011.

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