LECCO – Non solo Parini. Sulla questione delle scuole intervengono pesantemente i sindacati, elencando una ad una tutte le lacune e i ritardi che stanno caratterizzando l’imminente inizio del prossimo anno scolastico, compromettendo la qualità dell’offerta formativa che gli istituti lecchesi dovrebbero invece garantire ai loro studenti.
Negli scorsi giorni abbiamo denunciato con forza la mancanza di una informativa completa e corretta circa le operazioni propedeutiche a garanzia di un regolare avvio di anno scolastico. Purtroppo, non possiamo che ribadire che la tanto acclamata “Buona Scuola”, di fatto non lo è.
Oggi abbiamo la certezza che le scuole, il 12 settembre (come stabilito dal calendario regionale), non saranno pronte ad iniziare le attività didattiche secondo quanto previsto dal piano dell’offerta formativa, perché tutte le operazioni sono in forte ritardo. Solo il personale Ata sta per essere assegnato alle scuole entro i termini perentori previsti dalla normativa (31 agosto).
E i docenti? E i dirigenti scolastici? Ad oggi nessuna informazione precisa in merito.
Denunciamo :
• mancanza di decreto relativo alle reggenze dei dirigenti scolastici nelle sedi sprovviste di un titolare;
• mancanza di attribuzione di sede ai docenti neo-immessi in ruolo nell’a.s. 2016/2017
• mancanza di pubblicazione delle graduatorie ad esaurimento che consentono l’individuazione in ruolo e non in ruolo del personale da assegnare agli istituti scolastici sui posti disponibili (pubblicazione che, in altre province, è avvenuta nei primi giorni di agosto)
• mancanza di informazioni circa i posti per le immissioni in ruolo su tutti gli ordini di scuola (ad eccezione della scuola dell’infanzia)
• ritardi notevoli sull’assegnazione provvisoria e utilizzo dei docenti
• assenza totale di informazioni circa l’organico di fatto su tutti gli ordini di scuola
• mancanza di pubblicazione delle graduatorie di merito dei concorsi ordinari (alcuni ancora non conclusi)
Cosa implica tutto questo? Innanzitutto, alcuni docenti si troveranno ad organizzare l’inizio dell’anno scolastico in una scuola per poi essere spostati su un’altra, appena saranno pubblicati i decreti di assegnazione e utilizzo. Le nomine (sia di ruolo sia a tempo determinato) potranno essere espletate solo successivamente, con un notevole allungamento delle tempistiche.
A fronte di tutto ciò, ci saremmo aspettati un forte senso di responsabilità da parte dell’amministrazione scolastica a garanzia del diritto allo studio degli alunni che riteniamo possa essere fortemente leso.
Cosa succederà nei primi giorni di scuola? I dirigenti scolastici, non avendo tutto il personale docente a disposizione, non potranno garantire l’attività didattica ma dovranno prioritariamente dedicarsi ad assicurare l’assistenza degli alunni. È chiaro, quindi, che le scuole saranno in grado di realizzare solo un servizio parziale, a scapito dell’offerta formativa promessa dal patto educativo ad alunni e famiglie.
In tutto questo marasma, ad aggravare una situazione caotica e complessa, c’è il “problema Parini”. Rileviamo con stupore e rammarico che la politica locale, pur essendo a conoscenza dagli inizi di giugno della gravità strutturale dell’edificio, ad oggi non è stata in grado di trovare una soluzione condivisa e percorribile.
Sosteniamo con determinazione che la soluzione non può essere quella dei doppi turni perché ledono il diritto allo studio e non tutelano nemmeno in termini di sicurezza gli alunni.
Le Segreterie provinciali di Lecco Flc-CGIL – Cisl Scuola – Uil Scuola