SCRISSERO “BRUNO COLOMBO FREQUENTAVA I COCO”: CHIUSE
LE INDAGINI PRELIMINARI
SU GEROSA, MASIC E FERRARIO

MASIC MAURO
Mauro Masic

MILANO – La vicenda è quella dell’articolo pubblicato dal “Giornale di Lecco” il 20 dicembre del 2010 e intitolato “I famíliari di Coco andavano in giro con il Sindaco Bruno Colombo”, un pezzo firmato dalla collega Franca Gerosa nel quale l’ex Tenente Colonnello dei Carabinieri Mauro Masic (ora Security Manager) affermava tra l’altro “Coco era salutato e ricevuto penso da tutti. l suoi familíari erano sicuramente bene inseriti nel tessuto sociale, li si vedevano in giro anche con amministratori locali, ricordo un appunto sul sindaco di Ballabio, Bruno Colombo, ma anche su altri“.

Il Pubblico Ministero del Tribunale di Milano Fabio De Pasquale ha dunque informato l’autrice dell’articolo e l’ex ufficiale dei CC delle indagini a loro carico in ordine alla presunta diffamazione a mezzo stampa (art. 595 Codice Penale) denunciata dall’interessato Bruno Colombo, mentre il direttore del Giornale di Lecco Giancarlo Ferrario è interessato dall’eventuale omesso controllo – se effettivamente verrà dimostrata la diffamazione.

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Bruno Colombo

Il PM ha comunicato tra l’altro che le indagini concluse riguardavano anche l’aggravante di “aver attribuito al Colombo un fatto determinato (esistenza di un “appunto’ sui suoi rapporti con i Coco)”.

L’articolo fece molto scalpore e scatenò le ire di Colombo, ex sindaco PCI di Ballabio poi tra i fondatori di Forza Italia e dei Circoli della Libertà, ora imprenditore a Lecco.

Va specificato che l’Avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari(art. 415 bis c.p.p.) è l’spressione di una garanzia riservata all’indagato che sta per diventare imputato; serve a rendergli noto che un PM sta per esercitare l’azione penale nei suoi confronti e soprattutto a permettergli di preparare la difesa prima dell’inizio del processo e di avanzare eventuali richieste al Pubblico Ministero stesso per indurlo a modificare l’ipotesi di reato. (vedi questa pagina di studio-avvocato-penale.it).