LECCO – La sentenza definitiva è arrivata: tutti assolti. L’ex primo cittadino di Lecco ed ex assessore regionale alla Solidarietà sociale Giulio Boscagli, 69 anni, Cristina Clementi di Merate dirigente ospedaliera a Vimercate e Luca Filippo Maria Stucchi, anche lui di Merate, a capo del “Carlo Poma” di Mantova erano finiti a processo nel 2014 con l’accusa di turbativa d’asta a vario titolo all’interno dell’inchiesta “vendemmia”, soprannominata la “sanitopoli lombarda”, sugli appalti pilotati nella sanità lombarda.
Nello specifico Boscagli e Stucchi erano accusati di irregolarità in due gare d’appalto per il servizio di brokeraggio, Boscagli è stato assolto con formula piena mentre il secondo per prescrizione. La dirigente meratese, invece, era finita nei guai per supposte ingerenze del progetto di Teleospedale in modo da favorire operatori amici, assolta perché il fatto non sussiste, nonostante il pm ne avesse chiesto ugualmente la condanna.